CAST.MARE- Scavi, direttiva del sindaco per approfondimenti
11-10-2012 - Archivio Storico de Lo Strillone
Il 18 settembre scorso, nel corso di un consiglio comunale convocato sulla questione Varano, si è consumato lennesimo atto di disprezzo di una parte delle opposizioni nei confronti dei cittadini stabiesi e delle loro necessità allorquando fecero mancare il numero legale impedendo così di votare un ordine del giorno, presentato dal consigliere Melisse, sottoscritto dai consiglieri di maggioranza e condiviso in conferenza dei capigruppo, ordine del giorno con il quale si intendeva porre delle basi serie per affrontare ed avviare a soluzione la variegata ed articolata questione edilizia Varano. A quelle opposizioni, cui evidentemente non importa niente dei cittadini, parve più conveniente tentare di privare la città anche di questulteriore virtuosa occasione con un trucchetto di furbizia politica, piuttosto che dare il loro contributo alla instaurazione, dopo molti e molti anni, di un percorso amministrativamente e giuridicamente corretto sullarea.
Lo ha detto il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio.
Io mi sono sentito, tuttavia, vincolato politicamente, civilmente e moralmente da quelliniziativa e ho deciso, nella profonda consapevolezza che la questione Varano va affrontata e impostata in una maniera saggia e virtuosa che tenga conto della complessità del fenomeno e non ricalchi i giochetti, gli artifizi e le illegalità della precedente Amministrazione, di adottare, proprio secondo quanto dicevano la lettera e lo spirito di quellodg, una direttiva di indirizzo ai dirigenti competenti riguardante, per lappunto, larea archeologica di Varano. Ho, pertanto, impartito direttive agli uffici tecnici comunali di condurre ogni approfondimento necessario alla definizione urbanistica dellintera area, anche in prospettiva del suo rilancio e alla luce dellormai imminente e nuovo piano paesistico regionale e dellaltrettanto imminente avvio delliter per la formulazione del piano urbanistico comunale ha continuato Bobbio -. Tale atto è stato da me ritenuto necessario e indifferibile anche per poter finalmente mettere lEnte nelle condizioni di affrontare, in maniera articolata, una questione complessa in cui diverse porzioni di quel territorio sono interessate da diverse priorità che vanno messe in equilibrio tra loro: salvaguardare il patrimonio archeologico e metterlo al servizio dello sviluppo della città tutelando al contempo le aspettative di centinaia di cittadini stabiesi in relazione al proprio bisogno di abitazione. Ho pertanto affidato agli uffici tecnici di attivare i percorsi utili e necessari a consentire di operare le indispensabili valutazioni di interesse archeologico assicurando altresì, attraverso una interlocuzione con la Sovrintendenza archeologica di Napoli-Pompei, che lo scopo di tutela in conformità dellorientamento giurisprudenziale in materia venga circoscritto e, in questo modo, anche rafforzato, a quei casi in cui sia stata effettuata una precisa individuazione e valutazione del vincolo, anche alla luce di quanto disposto dalle note tecniche al Prg vigente per le zone destinate a parco archeologico.
In buona sostanza, ferme restando, nel rispetto della normativa vigente, le procedure relative a interventi edilizi operati su aree pubbliche, in ordine ai quali non è possibile frapporre alcun ostacolo allesecuzione dei provvedimenti, la mia direttiva affida ai dirigenti dei settori tecnici lavvio di tutti gli approfondimenti necessari, in forte sinergia operativa con listituzione Sovraintendenza, a definire e individuare in maniera organica e conclusiva le sole aree sulle quali possa ritenersi, secondo la giurisprudenza in materia, effettivamente operativo ed esistente il vincolo in riferimento alleffettiva esistenza di un interesse archeologico, ha concluso il primo cittadino.
Lo ha detto il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio.
Io mi sono sentito, tuttavia, vincolato politicamente, civilmente e moralmente da quelliniziativa e ho deciso, nella profonda consapevolezza che la questione Varano va affrontata e impostata in una maniera saggia e virtuosa che tenga conto della complessità del fenomeno e non ricalchi i giochetti, gli artifizi e le illegalità della precedente Amministrazione, di adottare, proprio secondo quanto dicevano la lettera e lo spirito di quellodg, una direttiva di indirizzo ai dirigenti competenti riguardante, per lappunto, larea archeologica di Varano. Ho, pertanto, impartito direttive agli uffici tecnici comunali di condurre ogni approfondimento necessario alla definizione urbanistica dellintera area, anche in prospettiva del suo rilancio e alla luce dellormai imminente e nuovo piano paesistico regionale e dellaltrettanto imminente avvio delliter per la formulazione del piano urbanistico comunale ha continuato Bobbio -. Tale atto è stato da me ritenuto necessario e indifferibile anche per poter finalmente mettere lEnte nelle condizioni di affrontare, in maniera articolata, una questione complessa in cui diverse porzioni di quel territorio sono interessate da diverse priorità che vanno messe in equilibrio tra loro: salvaguardare il patrimonio archeologico e metterlo al servizio dello sviluppo della città tutelando al contempo le aspettative di centinaia di cittadini stabiesi in relazione al proprio bisogno di abitazione. Ho pertanto affidato agli uffici tecnici di attivare i percorsi utili e necessari a consentire di operare le indispensabili valutazioni di interesse archeologico assicurando altresì, attraverso una interlocuzione con la Sovrintendenza archeologica di Napoli-Pompei, che lo scopo di tutela in conformità dellorientamento giurisprudenziale in materia venga circoscritto e, in questo modo, anche rafforzato, a quei casi in cui sia stata effettuata una precisa individuazione e valutazione del vincolo, anche alla luce di quanto disposto dalle note tecniche al Prg vigente per le zone destinate a parco archeologico.
In buona sostanza, ferme restando, nel rispetto della normativa vigente, le procedure relative a interventi edilizi operati su aree pubbliche, in ordine ai quali non è possibile frapporre alcun ostacolo allesecuzione dei provvedimenti, la mia direttiva affida ai dirigenti dei settori tecnici lavvio di tutti gli approfondimenti necessari, in forte sinergia operativa con listituzione Sovraintendenza, a definire e individuare in maniera organica e conclusiva le sole aree sulle quali possa ritenersi, secondo la giurisprudenza in materia, effettivamente operativo ed esistente il vincolo in riferimento alleffettiva esistenza di un interesse archeologico, ha concluso il primo cittadino.