Simulano aggressione e furto del carico di 300 quintali di rame per 90mila euro da un tir ma vengono scoperti e arrestati. Protagonisti della messinscena un autotrasportatore romeno, il titolare di una ditta di trasporti livornesi con suo figlio, di origini campane, e un´altra persona sempre di origini campane. I carabinieri del nucleo investigativo di Genova, su disposizione del Gip del tribunale locale, hanno arrestato l´autista romeno J.C.T., 31enne indagato per simulazione di reato, ora in carcere a Livorno; E.S, 36enne di Castellammare di Stabia, domiciliato a Livorno, titolare di una ditta di autotrasporti di Stagno di Collesalvetti, rintracciato in Campania ora in carcere a Napoli Poggioreale; suo figlio A.S, 22enne, ai domiciliari a Livorno dove è stato rintracciato; e R.R., 30enne di Castellammare di Stabia, anch´egli ai domiciliari a Pompei, nel napoletano. Il romeno aveva concordato il furto del carico consegnando a padre e figlio la merce che, con il quarto complice, avevano provveduto a rivenderlo in Campania.


Le indagini sono partite il 4 dicembre 2008 quando alle 6.30 circa, J.C.T, residente a Livorno, si è presentato presso i carabinieri di Pontedera, in provincia di Pistoia, e ha denunciato che nel tardo pomeriggio precedente, intorno alle 18.30 a Genova, lungo l´A7, era stato aggredito da uno sconosciuto armato di coltello presso un´area di sosta poco prima dell´uscita di Bolzaneto, dove si era fermato per verificare il carico di rame che trasportava. Il romeno sarebbe stato costretto a dirigersi verso La Spezia e successivamente a uscire al casello autostradale di Massa, a scendere dal mezzo e entrare in un´altra auto; infine, dopo aver vagato in località imprecisate, veniva rilasciato nei pressi di Pontedera intorno alle 6. Il rumeno presentava all´altezza del collo due vistosi e lunghi graffi prodotti, secondo lasua testimonianza, dalla lama del coltello con il quale era stato minacciato la sera precedente. Le indagini avviate per sequestro di persona a scopo di rapina, hanno dimostrato che l´autoarticolato, che conteneva 300 quintali di rame per un valore di circa 200mila euro considerando anche il valore della motrice e del semirimorchio, si era diretto verso la Campania.
Nel corso delle perquisizioni domiciliari sono stati trovati elementi utili che hanno incastrato ulteriormente i quattro. In casa del romeno sono stati trovati strumenti da lavoro di proprietà del suo datore di lavoro, titolare di una ditta di autotrasporto sita della zona di Stagno di Collesalvetti, e diverse paia di scarpe, risultate parte dell´ammanco di un precedente carico trasportato dallo stesso per conto di una ditta Friulana.
L´operazione è stata condotta da personale del nucleo investigativo di Genova, coadiuvato da militari delle compagnie di Castellammare di Stabia e di Torre Annunziata.
APCOM