Cavani a Parigi, oggi la presentazione. De Laurentiis: "Voleva di più"
16-07-2013 - Archivio Storico de Lo Strillone
Presentazione in grande stile oggi pomeriggio a Parigi per Cavani, che ieri con il Psg ha firmato un quinquennale da 10 milioni l´anno, diventando il giocatore più pagato del campionato francese. L´importanza dell´evento, probabilmente con tanto di sfilata sotto la Tour Eiffel, come si fece l´anno scorso per Zlatan Ibrahimovic è tale che il presidente al-Khelaifi avrebbe anticipato il suo ritorno dal Qatar, per poterne essere il maestro di cerimonia.
"Se non ci fosse stata la clausola rescissoria, non glielo avrei venduto (al Paris Saint Germain, ndr) neppure a 70 milioni". Parole di Aurelio De Laurentiis che in serata ha partecipato nel Teatro Comunale di Dimaro ad un Forum sul tema del fair play finanziario. "Stiamo dando un pessimo insegnamento ai nostri figli - ha aggiunto il presidente del Napoli - Mansour si sponsorizza da solo, se lo faccio io mi prendono a calci nel sedere. L´Etihad non può tirare fuori 100 milioni per sponsorizzare il City. Se lo faccio io col cinema non me lo consentono".
"Nel calcio - ha ancora detto De Laurentiis - c´è un atteggiamento volgare. Io non mi sono mai sognato di andare da un attore in esclusiva con un´altra società per tentarlo. Se prendo Checco Zalone e gli do 20 mila euro perchè non lo conosce nessuno e il film poi esplode ed incassa 40 milioni, è ovvio che al secondo film non posso riconoscergli gli stessi soldi, pur potendo far valere il mio contratto".
"Quando i calciatori sono giovani - ha spiegato - io ci tengo a recuperare sempre il quinto anno di contratto. Ma con questo ´dammi di più´ siamo arrivati a delle cifre simili a quelle date dal Bayern Monaco ai loro top player. Quando uno dice ´Me ne voglio andare´, per forza si mette la clausola". "Quando venne Lavezzi da me a luglio dicendo di voler andare via - ha concluso - ci fu la promessa di lasciarlo libero l´anno dopo. Il City ne offrì 35 di milioni di euro. Il Chelsea l´ho chiamato ´Marina´ perché i soldi non c´erano, così come il Real Madrid che non ha cacciato i 63 milioni. Il calcio va rifondato. Sono sette anni che rispettiamo il fair play finanziario".
fonte: ansa
"Se non ci fosse stata la clausola rescissoria, non glielo avrei venduto (al Paris Saint Germain, ndr) neppure a 70 milioni". Parole di Aurelio De Laurentiis che in serata ha partecipato nel Teatro Comunale di Dimaro ad un Forum sul tema del fair play finanziario. "Stiamo dando un pessimo insegnamento ai nostri figli - ha aggiunto il presidente del Napoli - Mansour si sponsorizza da solo, se lo faccio io mi prendono a calci nel sedere. L´Etihad non può tirare fuori 100 milioni per sponsorizzare il City. Se lo faccio io col cinema non me lo consentono".
"Nel calcio - ha ancora detto De Laurentiis - c´è un atteggiamento volgare. Io non mi sono mai sognato di andare da un attore in esclusiva con un´altra società per tentarlo. Se prendo Checco Zalone e gli do 20 mila euro perchè non lo conosce nessuno e il film poi esplode ed incassa 40 milioni, è ovvio che al secondo film non posso riconoscergli gli stessi soldi, pur potendo far valere il mio contratto".
"Quando i calciatori sono giovani - ha spiegato - io ci tengo a recuperare sempre il quinto anno di contratto. Ma con questo ´dammi di più´ siamo arrivati a delle cifre simili a quelle date dal Bayern Monaco ai loro top player. Quando uno dice ´Me ne voglio andare´, per forza si mette la clausola". "Quando venne Lavezzi da me a luglio dicendo di voler andare via - ha concluso - ci fu la promessa di lasciarlo libero l´anno dopo. Il City ne offrì 35 di milioni di euro. Il Chelsea l´ho chiamato ´Marina´ perché i soldi non c´erano, così come il Real Madrid che non ha cacciato i 63 milioni. Il calcio va rifondato. Sono sette anni che rispettiamo il fair play finanziario".
fonte: ansa
