Dzemaili segna, l´Aik pareggia, Cavani risolve nel finale. Il Napoli vince 2-1 a Solna e, complice la sconfitta casalinga del Psv, conquista con una giornata di anticipo la matematica qualificazione ai sedicesimi di Europa League. Vittoria sofferta, contro un avversario tecnicamente inferiore ma determinato, su un pessimo terreno di gioco e davanti ad un pubblico, quello del Rasundastadion, caldo e numeroso.

AVVIO BLOCCATO - Il campo irregolare, unito ad una buona dose di timore da una parte e dall´altra, causano un inizio partita molto contratto. Le due squadre sanno di giocarsi buona parte delle chance di passare il turno. Le difese non lasciano spazi, il gioco resta fermo a centrocampo, non ci sono occasioni gol. Il possesso palla è leggermente a favore del Napoli, ma senza azioni importanti.

SQUILLO DZEMAILI - Dopo 20 minuti senza emozioni, la gara si sblocca grazie ad una giocata di Cavani. Il Matador in percussione dalla sinistra mette al centro un pallone pericoloso. Sulla corta respinta della difesa Dzemaili è ben appostato e ribadisce in rete di sinistro. Un gol che però non spaventa l´Aik che reagisce con rabbia. Al 26´ un errore di Aronica favorisce Bangura, il più attivo tra gli svedesi: il suo destro finisce sull´esterno della rete.

DANIELSSON PAREGGIA - La risposta al gol di Dzemaili è veemente, ma il pareggio arriva in modo piuttosto casuale. Al 35´ Danielsson si inserisce di testa su un cross dalla trequarti destra e dal limite indovina una palombella velenosa che supera Rosati. Tutto da rifare per il Napoli, Aik che resta in partita e discorso qualificazione da riprendere nel secondo tempo.

MATADOR DECISIVO - Nella ripresa il ritmo sale. Il terreno di gioco frena lo spettacolo, il numero dei falli aumenta, ma almeno la palla arriva più spesso dalle parti dei portieri. Al 65´ si scatena un flipper che per poco non favorisce il Napoli: Vargas riesce ad avvitarsi ed a concludere verso la porta, ma l´Aik si salva sulla linea dopo due rimpalli. Entrano Inler, Zuniga e Hamsik per Donadel, Mesto e Dzemaili, ma sono i padroni di casa a premere sull´acceleratore. Agli svedesi il pareggio non può bastare ed all´85´ Aronica, punito per un fallo giudicato da ultimo uomo, lascia i compagni in 10. Ma gli assalti dell´Aik sono confusi ed imprecisi ed in contropiede il Napoli può essere letale. Nel terzo ed ultimo minuto di recupero Cavani, servito da Vargas, viene atterrato in area. Dagli undici metri il Matador sigla la rete numero 6 in Europa League. Solna battuto, Napoli ai sedicesimi.

L´ANALISI - Non una bella partita, ma l´estetica conta poco. Il Napoli può festeggiare per la qualificazione acquisita dopo un girone a due facce: emozionante e brillante in casa, debole e deludente fuori. Almeno fino alla gara di Solna, dove gli azzurri hanno anche sfatato il tabù delle gare europee lontane dal San Paolo. Sarà utile solo agli almanacchi la sfida casalinga del 6 dicembre col Psv. Il Napoli chiude la fase a gironi dell´Europa League al secondo posto alle spalle del sorprendente Dnipro. Un risultato raggiunto utilizzando molte delle cosiddette seconde linee. Vargas (apparso in leggero miglioramento stasera), Dossena, Donadel, Mesto, Rosati, Britos, El Kaddouri, hanno giocato molti minuti nella competizione europea. Eppure anche in Europa, a portare avanti la squadra sono stati sempre e comunque i "titolarissimi", Cavani in primis. Il Napoli dipende dai suoi tenori. E´ forse questo il suo unico difetto, un neo che probabilmente è pesato anche su alcune delle non esaltanti prestazioni in campionato.

Roberto Scognamiglio