(C)Ave Canem con Marisa Laurito
20-01-2010 - Archivio Storico de Lo Strillone
Anche Mulvia e Vesuvius hanno trovato casa: prosegue con successo il progetto (C)Ave Canem nato su iniziativa del Commissario Delegato Marcello Fiori per affrontare il problema del randagismo nell´area archeologica, coniugando la tutela degli animali con la sicurezza e promuovendo una campagna per l´adozione dei cani, in collaborazione con le associazioni animaliste nazionali Lav, Enpa e Lega Nazionale per la difesa del cane e con il sostegno del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali.
Questa mattina sarà lattrice Marisa Laurito, da tempo impegnata sul fronte animalista, ad accogliere allingresso degli Scavi la famiglia che ha deciso di adottare i due cani, tra quelli censiti e accuditi allinterno dellarea archeologica grazie allimpegno dei volontari. Allincontro parteciperanno anche i presidenti della Lega Nazionale per la difesa del Cane e dellEnpa.
La prima fase del progetto partito due mesi fa ha visto la realizzazione dell´anagrafe dei cani presenti in sito, i quali sono stati dotati di microchip, collare e medaglietta di riconoscimento. Tutti gli animali sono stati curati, vaccinati e sterilizzati ed hanno trovato rifugio e cibo in aree attrezzate con cucce, allestite allinterno degli scavi. I cani di Pompei (le cui storie sono raccontate sul sito www.icanidipompei.com), sono pronti ora per trovare laffetto di una famiglia.
Oltre a Meleagro, simbolo della campagna, Odone, Plautus, Vesonius, Polibia, Menade, Licinio, Eumachia, Caio sono alcuni dei nomi scherzosamente scelti in base alle aree o al personaggio storico proprietario della domus nel cui territorio il cane ama maggiormente girovagare.
Questa mattina sarà lattrice Marisa Laurito, da tempo impegnata sul fronte animalista, ad accogliere allingresso degli Scavi la famiglia che ha deciso di adottare i due cani, tra quelli censiti e accuditi allinterno dellarea archeologica grazie allimpegno dei volontari. Allincontro parteciperanno anche i presidenti della Lega Nazionale per la difesa del Cane e dellEnpa.
La prima fase del progetto partito due mesi fa ha visto la realizzazione dell´anagrafe dei cani presenti in sito, i quali sono stati dotati di microchip, collare e medaglietta di riconoscimento. Tutti gli animali sono stati curati, vaccinati e sterilizzati ed hanno trovato rifugio e cibo in aree attrezzate con cucce, allestite allinterno degli scavi. I cani di Pompei (le cui storie sono raccontate sul sito www.icanidipompei.com), sono pronti ora per trovare laffetto di una famiglia.
Oltre a Meleagro, simbolo della campagna, Odone, Plautus, Vesonius, Polibia, Menade, Licinio, Eumachia, Caio sono alcuni dei nomi scherzosamente scelti in base alle aree o al personaggio storico proprietario della domus nel cui territorio il cane ama maggiormente girovagare.