Starita di dubbi ne ha avuti tanti e lo dimostrano i trenta giorni di crisi tutti spesi alla ricerca di una soluzione. Riunioni su riunioni, a Torre come a Napoli, nelle sedi locali e provinciali. Le due parti ferme sulle loro posizioni, inconciliabili. Dal Pd napoletano arrivano i tuoni di Tremante che alla prima uscita pubblica mostra i muscoli. Pettorali e bicipiti mostrati anche in casa Italia dei Valori, mentre i provinciali di Sinistra e Libertà minacciano attraverso gli addominali di Luigi Monaco.
Insomma, è bastato che Starita rinominasse, in fondo, gli stessi uomini, per scoprire che in alcuni apparenti moderati si celavano autentici palestrati con l’anima guerriera. In molti, anni addietro, si lamentavano che in passato la politica locale subisse le scelte che provenivano da Napoli. Oggi, una volta tanto che a Torre si decide in autonomia, ecco che tra gli stessi sono in tanti a chiedere l´intervento dei Provinciali. Cosa avrebbe dovuto fare Starita, lasciare l’incarico? Dimettersi? In altre situazioni si, ma a Torre la politica è come un mostro che divora se stesso. Un esempio su tutti: per alcuni dei protagonisti della faida in atto in questa amministrazione quella attuale è soltanto il fantasma di quella defunta (e poi risorta con i voti di Noi Sud) con il voto sul bilancio dell’anno scorso.
Domanda: è stato Starita a creare tutto questo casino? Di chi sono le responsabilità (le prime ovviamente, del Partito Democratico ora, e dei DS prima)? Come è stato gestito il penultimo congresso? Bene da un lato: nessun pusher è venuto a votare come in quello precedente. Male dall’altro: una somma di tessere buttate sul tavolo, le mie più le tue uguale maggioranza, chi ci sta ci sta, e nomine dei componenti del direttivo stilate di pugno dai capibastone. Così si fa. Così si fa affinchè tutto sia pronto per dettare condizioni all’apertura delle discussioni sul prossimo sindaco, sulle prossime nomine. Un potere, insomma, da gestire a tempo: fine mandato Starita. Un potere che avrebbe messo in discussione anche alcune alleanze, anche quelle già in programma di revisione. Le alleanze. Si cambiano e si modificano a piacimento, a seconda delle necessità. Chi non ricorda i veleni comparsi per lunghi mesi sulla stampa locale e sui manifesti, violenti, al limite della diffamazione? I “diavoli” di allora oggi sono alleati , e gli alleati di un tempo ora sono autentici belzebù. Questa è la politica del “dipende”. Dipende se sei mio alleato, dipende se sei mio nemico. Dipende con chi stai, dipende da come ti comporti, Insomma, non valori assoluti, ma relativi. E allora se uno o più consiglieri, uno più dirigenti fanno campagna elettorale per il centrodestra alle passate regionali, il "reato" non susiste e non è perseguito. Proprio perché “dipende”. Il problema è che c’è un corpo politico che attraversa non solo il Pd ma un po’ tutti i partiti che sono stati al governo della città che è convinto di avere un’anima immacolata e di aver fatto per Torre Annunziata tutto il bene di questo mondo. Purtroppo non è così.
Non so se l’attuale giunta riuscirà nell’intento di dare una svolta, un colpo d’acceleratore, chi lo sa. Me lo auguro da cittadino. L’unica nota positiva che emerge da questa tempesta è che ci sarà quella che è sempre mancata alle forti giunte di “centrosinistra puro”(come si dice adesso): un’opposizione ferma e (lo spero) costruttiva.
Starita & C da oggi si giocano tutto, avranno il fiato sul collo dei guerrieri palestrati.
Noi cittadini ci giochiamo, invece, ancora una volta, pezzi di vivibilità e di progresso sociale ed economico della città avendo in tasca da qualche anno le forbici per tagliare radici e affetti lasciandoci alla spalle il paese natìo. Molti lo hanno già fatto e non c’è nulla da giocare in tutto questo, né su Facebook né altrove, e ciascuno di noi è chiamato a svolgere con correttezza il suo ruolo.
L’economia è ferma, compresa quella criminale, grazie all’ottimo lavoro delle forze dell’ordine. La città ha raggiunto il livello più basso mai raggiunto nella sua storia. Uno stallo completo, un “surplace” da ciclisti in pista, posizione scomoda, immobili su due ruote, pronti alla ripartenza, se e quando ci sarà, mentre il pubblico, i cittadini, attendono, attendono, attendono. Affiorano intanto alcune iniziative positive di imprenditori che ritrovano spirito e voglia di ripartire, associazioni che in autonomia propongono e promuovono cultura e solidarietà. Sono segnali timidi ma ci sono. Occorre coglierli e sostenerli e può farlo soltanto un’amministrazione in sella, ferma e autorevole, capace di realizzare e portare a compimento i progetti in cantiere, quelli che posso segnare l’auspicata svolta. A questo è chiamato Starita. Ci riuscirà? Non lo sappiamo, ma è sulle risposte da dare ai bisogni e, perchè no, anche ai sogni, che occorrerà chiedergli il conto, sempre e ovunque, in particolare sulle tematiche del lavoro e del sociale. E credo che è proprio su questi temi che si misura la politica di sinistra o meno di un’amministrazione locale.
“Palla lunga e pedalare” diceva il grande Nereo Rocco e la cosa riguarda un po´ tutti, dal primo all´ultimo consiglere, dal primo all´ultimo dei dirigenti politici, di destra o di sinistra che siano. Si può servire la propria città anche dedicando il proprio tempo in un’oratorio di una parrocchia di un quartiere a rischio.
Il resto, considerando la nostra scomoda e dolorosa posizione di cittadini torresi con il culo per terra, come diceva Robert De Niro in “Gli intoccabili”, sono soltanto “chiacchiere e distintivi”.
FILIPPO GERMANO


Gli assessori freschi di nomina e le deleghe:

Francesco Colletto, PD
Lavori Pubblici

Michele Cuomo, PD
Patrimonio e Demanio, Risorsa Mare, Pesca, Anagrafe e Stato civile, Protezione Civile e Arredo urbano

Giuseppe Auricchio, tecnico
Sicurezza Urbana, Polizia Locale, Traffico e Viabilità, Rapporti con le istituzioni giudiziarie e di Polizia, Trasparenza degli atti amministrativi, Quotidianità e problemi di pronta risposta, Risorse Umane

Ciro Alfieri, API
Politiche Sociali, Pari Opportunità, Centri Sociali, Informagiovani e Politiche giovanili, Asilo Nido, Sanità, Politiche attive della casa, Statistica, Rapporti con le associazioni, Informatizzazione.


Francesco Cacace, NOISUD
Avvocatura e Contratti, Pianificazione Territoriale, Condono Edilizio ed Edilizia Privata

Luigi Colucci, SEL
Urbanistica

Deleghe che il Sindaco Starita ha tenuto momentaneamente per sè:

Ambiente e Territorio, Ecologia, Raccolta differenziata ed Informatizzazione
Cultura, Turismo e Spettacolo, Pubblica Istruzione, Biblioteca, Musei ed Archivio Storico, Finanze, Bilancio, Tributi, Attività Produttive (Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura), Zona Franca Urbana, Formazione e Lavoro