Chiede mazzetta ad imprenditore, arrestato ispettore di polizia
29-08-2013 - Archivio Storico de Lo Strillone
Nella tarda mattinata di oggi, i poliziotti della Squadra Mobile partenopea hanno arrestato per il reato di concussione lIspettore Capo della Polizia di Stato A. V., in servizio presso il Commissariato di P.S. di S. Giuseppe Vesuviano.
Infatti un imprenditore denunciava a personale della Squadra Mobile ed ai carabinieri della Stazione di Somma Vesuviana che, per levasione di una pratica relativa alla voltura di una licenza per lesercizio di unagenzia di scommesse presentata al commissariato di San Giuseppe Vesuviano, lispettore, responsabile dellUfficio di Polizia Amministrativa, aveva richiesto indebitamente una cifra di denaro, inducendo la vittima ad accettare il compromesso illecito con pretestuosi e ingiustificati rallentamenti burocratici.
Per tale motivo veniva predisposto un servizio di P.G. che riscontrava lincontro tra le due parti in un bar del paese, durante il quale si consumava la scambio del denaro, in banconote precedentemente fotocopiate.
A seguito di perquisizioni svolte anche nellufficio del dipendente, il personale operante rinveniva il denaro nel garage del commissariato ove lispettore lo aveva occultato.
Grazie agli elementi raccolti si è proceduto allarresto del nominato che veniva tradotto presso il carcere militare di S. Maria Capua Vetere.
Infatti un imprenditore denunciava a personale della Squadra Mobile ed ai carabinieri della Stazione di Somma Vesuviana che, per levasione di una pratica relativa alla voltura di una licenza per lesercizio di unagenzia di scommesse presentata al commissariato di San Giuseppe Vesuviano, lispettore, responsabile dellUfficio di Polizia Amministrativa, aveva richiesto indebitamente una cifra di denaro, inducendo la vittima ad accettare il compromesso illecito con pretestuosi e ingiustificati rallentamenti burocratici.
Per tale motivo veniva predisposto un servizio di P.G. che riscontrava lincontro tra le due parti in un bar del paese, durante il quale si consumava la scambio del denaro, in banconote precedentemente fotocopiate.
A seguito di perquisizioni svolte anche nellufficio del dipendente, il personale operante rinveniva il denaro nel garage del commissariato ove lispettore lo aveva occultato.
Grazie agli elementi raccolti si è proceduto allarresto del nominato che veniva tradotto presso il carcere militare di S. Maria Capua Vetere.