Cimmino conquista anche Boston. Il suo racconto dell´impresa
05-10-2012 - Archivio Storico de Lo Strillone
Doppio successo in America per Salvatore Cimmino, il nuotatore disabile di Torre Annunziata protagonista del progetto A nuoto nei mari del globo per sensibilizzare l`opinione pubblica sull`importanza della ricerca per abbattere in tutto il mondo gli ostacoli all`inserimento dei disabili nella società.
Cimmino vince infatti la sfida nella baia di Boston una nuotata di 30 chilometri in acque fredde e difficili conquistando letteralmente il pubblico e i media locali che, sulla scia dell`eco delle sue precedenti imprese, hanno sostenuto con forza la sua causa. Un successo che lo stesso sindaco di Boston, Thomas M. Menino, ha voluto ufficializzare due giorni fa, consegnando a nome della città uno speciale riconoscimento al coraggio e alla passione del campione italiano.
Di seguito il resoconto di alcuni momenti significativi dell´impresa sportiva in terra americana a firma di Salvatore Cimmino ed il video che racchiude le immagini di questo nuovo straordinario risultato raggiunto dal nostro concittadino.
***
Boston, 18 settembre 2012 Dante Alighieri Society, Intervento del prof. Hugh Herr alla Conferenza stampa insieme a Salvatore Cimmino e al prof. Ken Goldman
Leggere questarticolo dellagenzia di stampa ADN Kronos a firma di Simona Bonini, e riportato dai maggiori siti del web, mincoraggia ancora di più a proseguire, convinto, su questa strada; vorrei chiedere alla città di Boston di sostenermi ancora per aiutare Simona a realizzare il suo sogno, che è quello di guidare unauto per migliorare la sua mobilità e rendere efficace il suo contributo alla società come avvocato. Mi rivolgo a Boston perché è una città con una straordinaria organizzazione urbanistica, a misura di ogni essere umano e davvero vorrei che il mondo intero potesse, e volesse, seguire lesempio dei suoi amministratori per far nascere altre dieci, cento, mille Boston.
E ho ancora un altro obiettivo e unaltra speranza: vorrei sostegno e interesse per lultima tappa del mio progetto A nuoto nei mari del globo, quando approderà a New York per circumnavigare lisola di Manhattan. Con queste maratone, ormai lo sapete, sono tanti gli obiettivi che mi prefiggo e non ultimo, in questo momento, nel mio cuore cè Goma, in Congo, ci sono i bambini dellorfanotrofio di Padre Paolo e gli amputati del Centro protesico. Vorrei davvero portare un aiuto concreto, vorrei poter restituire a tutte le persone che lì ho incontrato un po di quella gioia immensa che tutti loro sono stati capaci di trasmettermi. Proprio in queste ore in Congo si vivono momenti di paura, la guerra assedia popolazioni già stremate da mille difficoltà e ostacoli di ogni natura: voglio esprimere a tutti gli amici che lì vivono e operano la mia vicinanza più affettuosa stringendoli in un abbraccio fortissimo.
Boston, 18 settembre 2012 Dante Alighieri Society Console Generale Luigi Pastorelli, prof. Hugh Herr, Salvatore Cimmino e il Presidente dell A D. A. S. prof. Spencer M. Di Scala
Partendo dalla mia condizione di disabile e dallesperienza di vita che ne è seguita, sono entrato in contatto con quella parte del mondo che da sempre si occupa di integrare nella società le persone che affrontano il quotidiano, le relazioni affettive, il lavoro, la vita con maggiore fatica rispetto a quelle normodotate, e ci è riuscita. Le stesse possibilità vorrei che venissero offerte al resto del mondo.
Sono molte le condizioni che privano la persona con disabilità di quella dignità necessaria a una vita piena e realizzata: piccole cose e grandi cose, una rampa mancante che impedisce laccesso a un luogo, un ascensore stretto che non consente lentrata a una sedia a rotelle, un semaforo privo del segnale acustico necessario alla deambulazione per un non vedente.
E ancora: il pregiudizio negli occhi di un cosiddetto normodotato, che paralizza e mortifica la persona con disabilità, l incapacità culturale dei genitori che non insegnano ai figli i principi di accoglienza e solidarietà, la miopia di molti governi che non capiscono il potenziale, reale e concreto, dell inserimento delle persone con disabilità nel mondo del lavoro.
Boston, 22 settembre 2012 Prima della partenza della traversata a nuoto F. Tassara, S. Cimmino, G. OConnor, G. Giordano, M. Mensa, B. Steele
Nel mondo le persone con disabilità, secondo lONU, sono circa 750 milioni, e se a queste vengono aggiunti i loro familiari, il numero delle persone coinvolte dal tema disabilità arriva ad oltre 2 miliardi, un terzo della popolazione mondiale.
Sia nei Paesi poveri sia in quelli ricchi le persone con disabilità sono generalmente più povere e rappresentano un quinto delle persone che vivono sotto la soglia di un dollaro al giorno, prive di cibo, acqua pulita, vestiti, alloggio. Sempre secondo i dati riportati dallONU, le persone con disabilità rappresentano il 10 per cento della popolazione mondiale.
Durante la mia permanenza a Boston sono stato ospite dellazienda del Professor Hugh Herr, I Walk, dove, ho avuto la possibilità di provare la sua caviglia bionica: le sensazioni sono state incredibili, sembrava che camminassi con il mio piede, per questo gliene ne sarò per sempre grato.
22 settembre 2012 Il magnifico skyline della città di Boston
Per esperienza personale posso con assoluta certezza affermare che la qualità di una protesi può veramente cambiare la nostra vita!
Boston, settembre 2012 - L applauso di chi ha voluto sostenere con forza il mio messaggio: Filippo Frattaroli, Domenico Susi, Franco, e Alberto Mustone
Un abbraccio forte di riconoscenza e affetto va a quanti mi hanno permesso di trasmettere il mio messaggio e il pensiero corre inevitabilmente a Filippo Frattaroli, Alberto Mustone e a Domenico Susi, persone straordinarie che hanno voluto accogliermi con un affetto e unamicizia davvero rari. La mia permanenza a Boston, grazie a loro, è diventata unesperienza tra le più belle e significative della mia vita.
Boston, 22 settembre 2012 La gioia di un nuovo ponte di speranza
E ancora, a Marialberto Mensa, al Console Generale Giuseppe Pastorelli, Greg O Connor, Elaine K. Howley, a Ken Goldman, Paul Parravano, al mio allenatore Filippo Tassara e a Giovanni Giordano, a Nicola Orichuia e a tutta Boston che ha voluto condividere questo mio percorso di speranza, grazie!
Con Affetto
Salvatore Cimmino
Cimmino vince infatti la sfida nella baia di Boston una nuotata di 30 chilometri in acque fredde e difficili conquistando letteralmente il pubblico e i media locali che, sulla scia dell`eco delle sue precedenti imprese, hanno sostenuto con forza la sua causa. Un successo che lo stesso sindaco di Boston, Thomas M. Menino, ha voluto ufficializzare due giorni fa, consegnando a nome della città uno speciale riconoscimento al coraggio e alla passione del campione italiano.
Di seguito il resoconto di alcuni momenti significativi dell´impresa sportiva in terra americana a firma di Salvatore Cimmino ed il video che racchiude le immagini di questo nuovo straordinario risultato raggiunto dal nostro concittadino.
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Boston, 18 settembre 2012 Dante Alighieri Society, Intervento del prof. Hugh Herr alla Conferenza stampa insieme a Salvatore Cimmino e al prof. Ken Goldman
Leggere questarticolo dellagenzia di stampa ADN Kronos a firma di Simona Bonini, e riportato dai maggiori siti del web, mincoraggia ancora di più a proseguire, convinto, su questa strada; vorrei chiedere alla città di Boston di sostenermi ancora per aiutare Simona a realizzare il suo sogno, che è quello di guidare unauto per migliorare la sua mobilità e rendere efficace il suo contributo alla società come avvocato. Mi rivolgo a Boston perché è una città con una straordinaria organizzazione urbanistica, a misura di ogni essere umano e davvero vorrei che il mondo intero potesse, e volesse, seguire lesempio dei suoi amministratori per far nascere altre dieci, cento, mille Boston.
E ho ancora un altro obiettivo e unaltra speranza: vorrei sostegno e interesse per lultima tappa del mio progetto A nuoto nei mari del globo, quando approderà a New York per circumnavigare lisola di Manhattan. Con queste maratone, ormai lo sapete, sono tanti gli obiettivi che mi prefiggo e non ultimo, in questo momento, nel mio cuore cè Goma, in Congo, ci sono i bambini dellorfanotrofio di Padre Paolo e gli amputati del Centro protesico. Vorrei davvero portare un aiuto concreto, vorrei poter restituire a tutte le persone che lì ho incontrato un po di quella gioia immensa che tutti loro sono stati capaci di trasmettermi. Proprio in queste ore in Congo si vivono momenti di paura, la guerra assedia popolazioni già stremate da mille difficoltà e ostacoli di ogni natura: voglio esprimere a tutti gli amici che lì vivono e operano la mia vicinanza più affettuosa stringendoli in un abbraccio fortissimo.
Boston, 18 settembre 2012 Dante Alighieri Society Console Generale Luigi Pastorelli, prof. Hugh Herr, Salvatore Cimmino e il Presidente dell A D. A. S. prof. Spencer M. Di Scala
Partendo dalla mia condizione di disabile e dallesperienza di vita che ne è seguita, sono entrato in contatto con quella parte del mondo che da sempre si occupa di integrare nella società le persone che affrontano il quotidiano, le relazioni affettive, il lavoro, la vita con maggiore fatica rispetto a quelle normodotate, e ci è riuscita. Le stesse possibilità vorrei che venissero offerte al resto del mondo.
Sono molte le condizioni che privano la persona con disabilità di quella dignità necessaria a una vita piena e realizzata: piccole cose e grandi cose, una rampa mancante che impedisce laccesso a un luogo, un ascensore stretto che non consente lentrata a una sedia a rotelle, un semaforo privo del segnale acustico necessario alla deambulazione per un non vedente.
E ancora: il pregiudizio negli occhi di un cosiddetto normodotato, che paralizza e mortifica la persona con disabilità, l incapacità culturale dei genitori che non insegnano ai figli i principi di accoglienza e solidarietà, la miopia di molti governi che non capiscono il potenziale, reale e concreto, dell inserimento delle persone con disabilità nel mondo del lavoro.
Boston, 22 settembre 2012 Prima della partenza della traversata a nuoto F. Tassara, S. Cimmino, G. OConnor, G. Giordano, M. Mensa, B. Steele
Nel mondo le persone con disabilità, secondo lONU, sono circa 750 milioni, e se a queste vengono aggiunti i loro familiari, il numero delle persone coinvolte dal tema disabilità arriva ad oltre 2 miliardi, un terzo della popolazione mondiale.
Sia nei Paesi poveri sia in quelli ricchi le persone con disabilità sono generalmente più povere e rappresentano un quinto delle persone che vivono sotto la soglia di un dollaro al giorno, prive di cibo, acqua pulita, vestiti, alloggio. Sempre secondo i dati riportati dallONU, le persone con disabilità rappresentano il 10 per cento della popolazione mondiale.
Durante la mia permanenza a Boston sono stato ospite dellazienda del Professor Hugh Herr, I Walk, dove, ho avuto la possibilità di provare la sua caviglia bionica: le sensazioni sono state incredibili, sembrava che camminassi con il mio piede, per questo gliene ne sarò per sempre grato.
22 settembre 2012 Il magnifico skyline della città di Boston
Per esperienza personale posso con assoluta certezza affermare che la qualità di una protesi può veramente cambiare la nostra vita!
Boston, settembre 2012 - L applauso di chi ha voluto sostenere con forza il mio messaggio: Filippo Frattaroli, Domenico Susi, Franco, e Alberto Mustone
Un abbraccio forte di riconoscenza e affetto va a quanti mi hanno permesso di trasmettere il mio messaggio e il pensiero corre inevitabilmente a Filippo Frattaroli, Alberto Mustone e a Domenico Susi, persone straordinarie che hanno voluto accogliermi con un affetto e unamicizia davvero rari. La mia permanenza a Boston, grazie a loro, è diventata unesperienza tra le più belle e significative della mia vita.
Boston, 22 settembre 2012 La gioia di un nuovo ponte di speranza
E ancora, a Marialberto Mensa, al Console Generale Giuseppe Pastorelli, Greg O Connor, Elaine K. Howley, a Ken Goldman, Paul Parravano, al mio allenatore Filippo Tassara e a Giovanni Giordano, a Nicola Orichuia e a tutta Boston che ha voluto condividere questo mio percorso di speranza, grazie!
Con Affetto
Salvatore Cimmino