Una cava, un impianto di frantumazione di rifiuti e mezzi meccanici per un valore stimato in circa 5 milioni di euro sono stati sequestrati a Sarno dai carabinieri ad un pregiudicato ritenuto affiliato al clan Fabbrocino, attivo nell´ area vesuviana. I militari della compagnia di Nola hanno controllato una cava in via Muro d´ Arce insieme a personale della Asl 3. La cava e´ gestita da una srl controllata da un´ altra societa´ gia´ sequestrata il 7 gennaio scorso. Al termine dei controlli tre persone sono state denunciate per violazione della normativa ambientale, smaltimento illecito di rifiuti ed attivazione di impianto di frntumazione senza le previste autorizzazioni. I denunciati sono il titolare della societa´ proprietaria della cava, un 46 enne di San Gennaro Vesuviano, sorvegliato speciale di pubblica sicurezza e gia´ denunciato in passato per associazione per delinquere di tipo mafioso. L´ uomo e´ ritenuto un elemento di spicco del clan camorristico Fabbrocino. Gli altri due denunciati sono un 50enne di Ottaviano, amministratore e socio della societa´ che gestisce la cava ed un 37enne di Sarno, anch´ egli amministratore e socio. Nell´ area della cava hanno sono stati trovati rifiuti speciali pericolosi, provenienti da lavorazioni edilizie. I militari hanno sequestrato l´area comprendente la cava, di circa 42 mila metri quadrati, l´impianto di frantumazione; un terreno attiguo, adibito a discarica non autorizzata, un escavatore, un autocarro motrice ed un rimorchio ed una pala meccanica gommata.