Consiglio comunale sul tema acqua
07-07-2010 - Archivio Storico de Lo Strillone
Si terrà giovedì 8 luglio, alle ore 9.30 il consiglio comunale monotematico sul diritto all´acqua richiesto e ottenuto dai cittadini di San Giorgio a Cremano che, a fine 2009, apposero circa 600 firme sulla proposta popolare. I cittadini chiedevano la convocazione urgente di un consiglio comunale monotematico al fine di :
-discutere proposte per un percorso di ripubblicizzazione del Servizio Idrico Integrato a partire dagli Enti Locali
- modificare lo Statuto comunale, riconoscendo Il diritto umano all´acqua quale bene inalienabile e vitale degli essere viventi e di conseguenza la sua non rilevanza economica.
"In tutto Italia - affermano i promotori della petizione - c´è stato un risveglio delle coscienze dei cittadini che ha attivato un´ondata enorme di protesta contro la privatizzazione della gestione dell´acqua ( oltre UN MILIONE di firme raccolte in 2 mesi!!!) e moltissimi Comuni italiani hanno cambiato il loro Statuto per proteggere un DIRITTO UNIVERSALE quale è appunto l´Acqua. Quindi - concludono - anche la Giunta Comunale di San Giorgio a Cremano deve esaminare la nostra proposta non solo come obbligo normativo, ma soprattutto come dimostrazione di partecipazione democratica nei confronti della cittadinanza."
-discutere proposte per un percorso di ripubblicizzazione del Servizio Idrico Integrato a partire dagli Enti Locali
- modificare lo Statuto comunale, riconoscendo Il diritto umano all´acqua quale bene inalienabile e vitale degli essere viventi e di conseguenza la sua non rilevanza economica.
"In tutto Italia - affermano i promotori della petizione - c´è stato un risveglio delle coscienze dei cittadini che ha attivato un´ondata enorme di protesta contro la privatizzazione della gestione dell´acqua ( oltre UN MILIONE di firme raccolte in 2 mesi!!!) e moltissimi Comuni italiani hanno cambiato il loro Statuto per proteggere un DIRITTO UNIVERSALE quale è appunto l´Acqua. Quindi - concludono - anche la Giunta Comunale di San Giorgio a Cremano deve esaminare la nostra proposta non solo come obbligo normativo, ma soprattutto come dimostrazione di partecipazione democratica nei confronti della cittadinanza."
