Una sfilza infinita di problemi, mancati obiettivi, inadempimenti e quant’altro quella stilata dal leader di Centro Comune nonché candidato a sindaco Vincenzo Sica. Una lista “nera”, a detta sua, desunta dagli scarsi risultati della conduzione quinquennale dell’amministrazione comunale capitanata dal sindaco Giosuè Starita. Sica non risparmia fendenti al suo avversario relativamente a questioni a suo parere mal gestite dall’attuale sindaco durante il suo mandato. A partire dalla revoca dell’appalto per l’opera di intervento per il collegamento Porto e via Terragneta circa la mancata possibilità/volontà di usufruire di un ingente somma a beneficio di tale intervento. “Ma il sindaco si guarda bene dal farlo venire fuori”, chiosa Sica. Altro neo dell’attuale amministrazione è lo sforamento del “Patto di Stabilità” per circa 7 milioni di euro. In merito alla questione afferma “Questo è un fatto gravissimo che ha comportato conseguenze dai risvolti inquietanti:impossibilità di ricorrere ad eventuali mutui, impossibilità di assunzione del personale”.Ma Starita, a detta dell’aspirante sindaco, sembra aver fatto spallucce anche ad importanti fondi offerti dalla Regione Campania. Difatti, il fondo”Jessica campania” sembra non aver attirato le attenzioni del primo cittadino, reo, dunque, di essere poco attento a sovvenzionamenti a beneficio della collettività. Le colpe che gravano sul capo dell’attuale amministrazione, vertono anche su temi scottanti, come il concorso per aspiranti agenti di polizia municipale. Anche qui sembra che siano state speculate false attese per un concorso che non potrà mai essere espletato. Non si risparmia in critiche nemmeno parlando del “CONCORSO DI IDEE”, il leader di centro rivolgendosi in particolar modo al responsabile del progetto, l’assessore Francesco Bisogno: “Come mai questa amministrazione comunale in cinque anni non riesce ad avere idee e poi a 20 giorni dall’elezione esce con un bando come questo?” ed aggiunge: “ è un bando effimero, senza significato, i lavori non vanno dati a terzi ma a capitali privati”. Parole taglienti e dirette, che non indugiano ma vanno dritte a colpire un gruppo uscente che non convince Sica ed i suoi .Ad ogni modo, il polverone più grosso viene sollevato a fine convegno quando prende parola l’assessore Telese. Il tema è scottante e riguarda la questione dei “ voti di scambio”.In merito Telese afferma: “ la nostra preoccupazione è un’eventuale candidatura poco chiara che riguarda quella del presidente dell’AUSER. nelle fila API. La suddetta associazione convenziona, attraverso il comune, i centri sociali di via de Mille e via Castriota. Una candidatura con il presidente delle politiche sociali evidenzia un possibile conflitto di interessi”. “Questo ci inquieta”, prosegue Sica. E rincara la dose ancora una volta ai danni di Starita quando parla dei lavoratori della MULTISERVIZI: “Dice di tutelarli, ma il loro contratto è scaduto, prorogato si, ma la conclusione si avvia in quanto i servizi erogati dalla società passeranno a terzi. E lui lo sa ma fa finta. La sua falsità continua”. Adesso la parola spetta lui, Giosuè Starita "imputato" per più capi d’accusa. Quale sarà la tesi della sua difesa? Attenderemo risposte in merito o silenzi di sdegno verso coloro che tempo fa definì soltanto “abili oratori”?
Tina Aiello