Giovedì 1 Luglio 2010 ore 18,00 in Cappella Zurlo-largo Piscinale a Boscoreale, si terrà il convegno “Identità vesuviana e sviluppo” . L´evento è organizzato dall´associazione socio-culturale “Il Melograno”, un sodalizio da anni impegnato a sostenere i giovani nell’incrementare il livello di consapevolezza sull’importanza del ruolo del territorio, a partire dalle sue risorse, nella definizione dell’identità della comunità che vi risiede. Con particolare riferimento al nostro territorio, il rischio vulcanico, lo sviluppo, il recupero e la riqualificazione dell’enorme patrimonio di beni culturali, archeologici e architettonici, il degrado sociale e fisico delle nostre cittadine, sicurezza e legalità, sono gli obiettivi del convegno.
E’ ancora possibile trovare le vie della ricomposizione dell’equilibrio tra artificio e natura, tra uomo e ambiente, che è il nodo strutturale della Città Vesuviana?
Il Vesuvio si pone al centro di un´area in cui il peso della storia, della cultura locale, delle tradizioni è ancora tangibile. Alla forza del vulcano, che modella il paesaggio e modifica l´aspetto stesso dell´area vesuviana, si contrappone la forza creatrice dell´uomo.

Una forza creatrice che paradossalmente distrugge.
In questo quadro Boscoreale contiene in sintesi tutti gli aspetti peculiari e contraddittori della realtà vesuviana. Partendo dal passato , come conciliare il presente per dare speranza alle nuove generazioni?

“Identità vesuviana e sviluppo”
PROGRAMMA
Saluti
Luigi Buffone - Presidente dell’Associazione Il Melograno
Modera
Gennaro Carotenuto - Giornalista di Metropolis TV
Intervengono
Andrea Cozzolino - Europarlamentare
Gennaro Langella - Sindaco Comune di Boscoreale
Leopoldo Spedaliere - Presidente TESS
Ugo Leone - Presidente Ente Parco del Vesuvio
Stefano De Caro - Direttore Generale del MiBAC
Valeria Casizzone - Assessore Provinciale Turismo e Sviluppo
Beniamino Depalma - Vescovo Diocesi Nola
Andrea Matrone - Già Ass. Urbanistica Comune Boscoreale
Pasqualina Del Sorbo - Dirigente Scolastico
Maria De Martino - Imprenditrice settore pietra lavica
Luigi Machinè - Imprenditore settore floro-vivaistico
Giuseppe Sorrentino - Imprenditore settore vitivinicolo
Luca Toti - Capitano - Gruppo Carabinieri di Torre Annunziata

Cappella Zurlo
Fin dal sec. XVII troviamo nel largo Piscinale, detto cosi perché sul posto vi era un antico abbeveratoio per animali, la cappella gentilizia dei baroni Di Donna. Fu Andreana Di Donna che sposando Giovanni Zurlo, portò la cappella e parte del feudo rustico alla famiglia dei baroni Zurlo. La cappella intitolata alla Madonna di Montevergine fu costruita dopo la catastrofica eruzione vesuviana del 1631, infatti la facciata e l´interno denotano uno stile tipico del ´600. Gli stucchi, le acquasantiere in marmo, i dipinti, i sedili in pietra all´ingresso della chiesa, internamente ad essa, ed, inoltre, il ben più importante portale esterno con il magnifico finestrone in tufo nocerino ce ne danno la conferma. 
Degna di nota all´interno della cappella è la lastra tombale posta ai piedi dell´altare maggiore. Ritornando all´esterno il portale della chiesa è in tufo grigio di Nocera , scolpito con una bella decorazione a festoni sormontata al centro da un volto di angelo sorridente. Le due lesene al lati del portale hanno per capitelli dei mascheroni con decorazioni floreali a festoni. Il tutto è sormontato da un´edicoletta sempre in tufo, con un affresco scomparso raffigurante la Madonna di Montevergine. 
I lavori di restauro successivi al terremoto del 1980 hanno restituito l´originale intradosso della volta di copertura della navata della cappella facendo leggere, inciso, sulla chiave di volta: 1644, anno di costruzione della stessa. La famiglia Zurlo, nella prima metà del ´600, risiedeva nei pressi della chiesa.
Fu don Vincenzo Zurlo, nobile e dottore in legge, che, nel 1765, volle la realizzazione di un palazzo ad essa adiacente. Cappella e palazzo sono stati dichiarati monumento nazionale e sottoposti ai vincoli della legge di tutela.