Avevano fatto effettuare a un loro conoscente un versamento di 20.000 euro alle poste, pensando di aver così trovato il modo di aumentare il bottino dei colpi, fino allora piuttosto magro, 2.000 euro in media. Ma proprio lo stratagemma studiato ha finito per farli incastrare. E´ quanto ha scoperto la squadra mobile di Arezzo, individuando una banda di rapinatori, ritenuta responsabile di sette colpi commessi nel 2008 tra Arezzo e provincia ed Emilia Romagna. A tradire il gruppo, è stato spiegato in una conferenza stampa oggi in questura ad Arezzo, è stato proprio l´ultimo colpo, in un ufficio postale a Ponte a Chiani, frazione di Arezzo, risalente al maggio di due anni fa. Due i rapinatori entrati in azione, armati di pistola, bottino complessivo 10.000 euro. Analizzando le immagini registrate dalle telecamere, la polizia scopre che pochi istanti prima della rapina, nell´ufficio erano entrate altre due persone, tra cui un giovane che aveva effettuato un versamento da 20.000 euro, ritirando in cambio carte prepagate Postpay. Le indagini portano ad accertare che quel giovane conosceva due ristoratori, originari di Torre del Greco, titolari di un ristorante nel Valdarno aretino, in difficoltà economiche, ritenuti dalla polizia i basisti del colpo alle poste. Ad agire materialmente invece altri due uomini, originari sempre del napoletano, già conosciuti dalle forze dell´ordine. I quattro campani, età tra i 30 e i 35 anni, un anno fa finiscono così in carcere e con loro vengono denunciate per concorso in rapina anche una fidanzata di uno dei ristoratori e la sorella di uno degli autori del colpo. Denunciato per favoreggiamento il giovane che aveva effettuato il versamento. Lo sviluppo delle indagini ha portato poi ora la polizia ad attribuire alla banda anche altri sei colpi, in banca e alle poste, tutti piuttosto magri: complessivamente il bottino avrebbe raggiunto i 12.000 euro. Per questo, ritiene la polizia, la banda era ricorsa a fare effettuare il versamento al giovane poi denunciato.