Corruzione e mazzette, arrestati quattro finanzieri "infedeli"
05-12-2012 - Archivio Storico de Lo Strillone
Dalle prime ore di questa mattina i Finanzieri del Comando Provinciale di Napoli hanno dato esecuzione a unordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli, nella forma degli arresti domiciliari, nei confronti di 7 persone indagate a vario titolo per i reati di corruzione per un atto contrario ai doveri dufficio (con pena per il corruttore), falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, falsità materiale commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici e truffa.
Lattività di indagine - che trae origine dalle risultanze emerse nellambito di un altro procedimento penale e che conferma lefficacia della costante azione di controllo interno - riguarda la condotta tenuta da 3 militari del Corpo in occasione della verifica fiscale nei confronti di unimpresa di Napoli esercente lattività di vendita al dettaglio di carburanti per autotrazione.
I fatti oggetto delle indagini risalgono allanno 2010.
In tale contesto operativo e temporale, in particolare, vi sarebbe stata la dazione di una somma di denaro nonché la promessa di ulteriori utilità affinché i verificatori compissero un atto contrario ai propri doveri dufficio, consistito nellomettere di sottoporre a sequestro preventivo lintero impianto dellimpresa sottoposta a controllo, non a norma per lomessa tenuta del certificato di prevenzione incendi.
Le misure cautelari odierne hanno altresì interessato un ulteriore militare del Corpo, risultato anchegli implicato nella vicenda, e 3 imprenditori legati a vario titolo alla gestione del citato impianto di distribuzione stradale di carburanti.
Lattività di indagine - che trae origine dalle risultanze emerse nellambito di un altro procedimento penale e che conferma lefficacia della costante azione di controllo interno - riguarda la condotta tenuta da 3 militari del Corpo in occasione della verifica fiscale nei confronti di unimpresa di Napoli esercente lattività di vendita al dettaglio di carburanti per autotrazione.
I fatti oggetto delle indagini risalgono allanno 2010.
In tale contesto operativo e temporale, in particolare, vi sarebbe stata la dazione di una somma di denaro nonché la promessa di ulteriori utilità affinché i verificatori compissero un atto contrario ai propri doveri dufficio, consistito nellomettere di sottoporre a sequestro preventivo lintero impianto dellimpresa sottoposta a controllo, non a norma per lomessa tenuta del certificato di prevenzione incendi.
Le misure cautelari odierne hanno altresì interessato un ulteriore militare del Corpo, risultato anchegli implicato nella vicenda, e 3 imprenditori legati a vario titolo alla gestione del citato impianto di distribuzione stradale di carburanti.