Non rottamiamo il nostro futuro. Il destino sembra giocarci un brutto scherzo riportando alle urne Boscoreale in uno dei momenti più incerti dell’intera storia repubblicana ed all’ombra del Vesuvio ancora una volta sembra prevalere la logica dell’usato sicuro. Nessuno sembra voler osare, quando proprio in questo momento dovrebbe essere questa la parola d’ordine: osare. Ed invece la geografia politica che si sta delineando non fa’ altro che dimostrare che di voglia di cambiamento non ce n’è nemmeno l’ombra.
L’usato sicuro, dicevo, si per gli altri, mi è obbligo aggiungere. Un ex socialista ed ex democristiano che si presenta come il nuovo che avanza proponendo rivoluzioni civili. Un ex democristiano,ex berlusconiano, centrista che dovrebbe essere “premiato” dall’elettorato solo per la costanza che porta avanti nelle sue candidature a Sindaco e che, parafrasando la pubblicità di una nota marca di detersivo per la lavatrice, cerca di offrire 2 fustini al prezzo di uno, avendo già promesso lo scranno di vice sindaco ad uno dei suoi sfidanti passati portando il partito delle primarie al paradosso di rifiutarle.
Ma guardando nel giardino del vicino le cose non vanno certo meglio. C’è chi animato dalla volontà di rivalsa si ripropone e vuole conquistare nuovamente quella fascia dopo che è stato capace di arrivare a sconfessare, soprattutto nell’ambito della cultura, i suoi stessi parenti che in passato avevano rivendicato con forza e risultati la difesa civica. Ed infine percorrendo il paese in direzione Scafati c’è chi, con una carta d’identità più da nonno che da sindaco, vuole vivere una seconda giovinezza, ma purtroppo stentiamo a trovare qualche fattore positivo che abbia caratterizzato la sua sindacatura targata scudocrociato, per non parlare della sua esperienza da assessore con tanto di lettera polemica nei confronti del Prefetto.
Insomma di gente che intende osare non ne vedo, ma soprattutto non vedo nessuna idea vincente per il futuro di un paese che questa volta è davvero all’ultima spiaggia.
Alle elezioni mancano ancora due mesi. Vi prego, non prendeteci in giro. Ritiratevi oppure, in alternativa, presentateci un’idea concreta, altrimenti il voto amministrativo sarà ancora una volta inutile.
Gennaro Carotenuto
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