Uno ´sportello anticrisi´ per le imprese artigiane e le ´microimprese´ di Napoli e provincia con servizio gratuito di check up aziendale, con la proposta di convenzioni e creazioni di gruppi e consorzi per l´acquisto collettivo di beni e servizi, con un supporto su come presentarsi alle banche per ottenere credito. E´ l´azione messa in campo dalla Confartigianato di Napoli attraverso uno strumento dedicato e operativo da aprile. In funzione dal lunedi´ al venerdi´ dalle 9 alle 13 e situato nella sede di Confartigianato in via Medina 63, lo sportello - fa sapere l´organizzazione - e´ ´´stato pensato ad hoc´´ e funzionera´ anche per dare ´consigli´ e aiuto anche a chi telefonera´ alla sede dell´associazionezzazione artigiana (081-5520039). La struttura offrira´ consulenza per l´organizzazione aziendale e l´assistenza alla compilazione di un piano marketing. ´´Insomma uno sportello anticrisi per fare squadra - dicono alla Confartigianato - contro le difficolta´ incentrato su un´assistenza specifica per fronteggiare le considerevoli negativita´ prodotte dalla crisi economica particolarmente grave che sta investendo il tessuto economico del territorio napoletano oltre che nazionale ed internazionale´´. Afferma il presidente della Confartigianato di Napoli, Enrico Inferrera: ´´I nostri sforzi si stanno moltiplicando in questo difficile momento per offrire alle imprese artigiane tutti gli strumenti per superare la crisi economica con il minor danno possibile, conservando quell´enorme patrimonio di conoscenze e di competenza ancora molto presente´´. Secondo Inferrera, ´´l´economia reale puo´ ripartire solo se riparte l´artigianato da sempre elemento portante dell´economia italiana e napoletana. Le imprese artigiane gia´ depositarie di creativita´ e di quella duttile caratteristica della adattabilita´ al mercato meritano di acquisire maggiori informazioni rispetto all´organizzazione aziendale, al credito ed ai rapporti con le banche, ai mercati alle norme sulla sicurezza sul lavoro, al marketing´´. E Inferrera aggiunge: ´´Ci candidiamo a stabilire con le istituzioni, che devono svolgere il loro importante ruolo in questo momento, un contatto sistematico e tempestivo trasmettendo i bisogni ed aspettandoci soluzioni immediate´´. A partire dallo scorso autunno, rileva la Confartigianato partenopea, ´´i sintomi della crisi economica hanno manifestato in maniera sempre piu´ evidente la loro diffusione nel nostro sistema di piccole e micro imprese. Una crisi che viene da lontano che non dipende soltanto dai ´titoli tossici´ e dalle banche inquinate´´. L´analisi dei bilanci di ottocentomila imprese italiane di capitale nel 2007 ´´fornivano gia´ degli spunti di preoccupazione´´. ´´Su Napoli - evidenzia Confartigianato - registriamo nel 2008, per la prima volta dopo oltre trent´anni, un saldo negativo tra imprese artigiane nate (1.740) e imprese artigiane che hanno cessato l´attivita´ (2.423). In ogni caso interpretiamo positivamente il dato secondo il quale nel primo trimestre 2009 sono nate gia´ 500 nuove imprese artigiane nonostante gli effetti della crisi´´. Spiega Luciano Rezzuto, direttore provinciale di Confartigianato: ´´La cosa su cui puntiamo maggiormente e´ l´attivita´ di ´ascolto´; tutte le aziende che contatteranno lo sportello avranno la possibilita´ di fornire una lettura della crisi dal loro punto di vista, in particolare verranno sollecitate a rappresentare gli effetti della crisi sulla loro impresa ed a suggerirci quali sono le specifiche criticita´ che stanno riscontrando´´.