Crisi occupazionale: il consiglio comunale, nella seduta di ieri martedì 29 settembre, ha approvato all´unanimità un documento sulle vertenze in atto e le prospettive per uscire dalla fase di emergenza e lavorare allo sviluppo della città.
Di seguito il testo approvato da tutti i consiglieri sia di maggioranza che di opposizione:
DOCUMENTO CONSIGLIO COMUNALE SU CRISI OCCUPAZIONALE

Castellammare di Stabia può uscire da una crisi che sta sconvolgendo l´economia del Mezzogiorno.
Il consiglio comunale è chiamato a dare una risposta adeguata con il concorso di tutte le forze sane della città. Si tratta di definire una proposta in continuità con il lavoro svolto in questi anni, grazie all´intesa che, sulle questioni occupazionali, siamo sempre riusciti a trovare. Il coinvolgimento, come già proficuamente sta avvenendo in questi mesi, deve riguardare tutti i livelli istituzionali: Amministrazione comunale, Regione Campania, Governo nazionale e Unione europea. Un coinvolgimento necessario per la qualità e la gravità di una situazione economica e sociale in veloce peggioramento, risultato delle conseguenze inferte dalla crisi internazionale su un tessuto produttivo fortemente compromesso da una questione meridionale mai risolta.
La città corre il rischio di fare pesanti passi indietro sul terreno dello sviluppo. Altrettanto forte è il pericolo che la camorra colga, nella debolezza del sistema economico e sociale, nuova linfa. La battaglia unitaria a favore del lavoro e dello sviluppo è un´arma fondamentale per contrastare la criminalità organizzata.

CRISI INDUSTRIALE
Castellammare attraversa una grave emergenza sociale e occupazionale, che gravita attorno al suo principale riferimento produttivo: lo stabilimento della Fincantieri SpA. Oltre mille famiglie vivono del lavoro in fabbrica, tra dipendenti diretti e addetti dell´indotto. L´avvio della cassa integrazione e la perdita di posti di lavoro nelle imprese satellite ha costituito, quindi, di per sé, un arretramento dell´intera economia cittadina. E´ importante, in questo quadro, che produca risultati concreti il dialogo ripreso grazie alla convocazione del tavolo di confronto con il Governo nazionale, sollecitato nei mesi passati anche dal Coordinamento dei Sindaci delle Città sede di cantieri navali e ottenuto dalle organizzazioni sindacali. Passi in avanti sono stati già compiuti con l´anticipazione al primo ottobre dell´incontro in Prefettura sulla cassa integrazione per le imprese dell´indotto.
Su questo terreno il consiglio comunale intende svolgere la sua parte, assicurando l´impegno di tutte le forze politiche rappresentate nell´assemblea elettiva e un lavoro di sempre maggiore coinvolgimento dell´intera cittadinanza, in vista del prossimo incontro che il Governo nazionale si è impegnato a fissare entro il dieci ottobre.
I punti in discussione sono tutti di pari importanza, per assicurare contemporaneamente una risposta all´emergenza e una prospettiva per il futuro.
Dalla crisi, infatti, dobbiamo uscire con un sistema industriale campano più forte e competitivo, capace di vincere la sfida con i paesi emergenti e aumentare la risposta occupazionale. Questo è possibile solo con una politica di investimenti pubblici e il rispetto di quanto emerso al tavolo di confronto:
1.impegno del Governo a monitorare il settore costruzioni navali e la Fincantieri, con azione di stimolo alla domanda pubblica e privata, ed esame della possibilità di integrare le commesse militari;
2.impegno ad affrontare in sede di Governo il problema dell´allineamento degli strumenti finanziari a quelli degli altri competitor europei;
3.accelerare l´iter con la Regione Campania e il Governo per la realizzazione del bacino nel cantiere di Castellammare di Stabia;
4.avvio immediato di un tavolo di trattativa con il Ministero del Lavoro e le Regioni interessate per discutere degli ammortizzatori sociali;
5.impegno del Governo affinché si giunga in sede UE a un´intesa sulla rottamazione delle navi.
Il 23 settembre un nuovo incontro del tavolo costituito al MISE ha riconosciuto la copertura finanziaria per il sostegno al reddito dei lavoratori dell´indotto colpiti dalla crisi occupazionale. In quella sede il Governo ha anche accettato di prendere in considerazione il sostegno alla Fincantieri nel suo complesso, valutando la possibilità di finanziare i progetti presentati dall´amministratore delegato Giuseppe Bono riguardanti la costruzione di nuove navi.
Sulla questione degli ammortizzatori sociali da affrontare presso la Prefettura di Napoli il 1° ottobre si devono sciogliere i nodi relativi alle singole imprese in modo da riconoscere il sostegno al reddito all´intero bacino dei lavoratori coinvolti.
Nel frattempo deve proseguire il piano per strutturare un distretto industriale che rafforzi le imprese dell´indotto e ne accresca le potenzialità, per competere su un mercato sempre più complesso.
Sul piano proposto da Fincantieri serve ora un intervento concreto e risolutivo del Governo, che consenta lo sblocco delle commesse pubbliche nel settore militare e delle Capitanerie di Porto, come segnalato da Fincantieri.
Queste ipotesi vanno definite e coordinate prima che la crisi del settore cantieristico avanzi in modo ancora più acuto. Allo stesso tempo, vanno assunte tutte quelle iniziative, per consentire agli armatori privati nazionali di ordinare nuove navi. Strumenti indispensabili sono quelli riguardanti interventi sulla fiscalità di vantaggio in sede nazionale e un piano di rottamazione in sede europea.
Il consiglio comunale apprezza la disponibilità dimostrata dal Governo, dai parlamentari campani e dalla Regione Campania e auspica che si prosegua con determinazione su questo terreno, per ottenere risultati concreti sia sulle misure immediate di sostegno al reddito sia sulla prospettiva futura.
Il finanziamento da parte della Regione Campania dello studio di fattibilità per il bacino di carenaggio rappresenta un primo importante passo in questa direzione. Serve ora l´impegno affinché la Regione Campania inserisca tale intervento tra i Grandi Progetti Regionali e si definisca un Accordo di Programma con il Governo. Il bacino di carenaggio è un intervento necessario perchè lo stabilimento di Castellammare possa competere a livello internazionale sul mercato della cantieristica e, nello stesso tempo, costituisce per il valore e l´imponenza dell´opera un moltiplicatore di economia e l´occasione per la creazione di nuovi posti di lavoro.

La situazione occupazionale a Castellammare in questi momenti è di estrema difficoltà e bisogna cercare, con la collaborazione di tutti, di dare una risposta all´insieme delle questioni in campo, non perdendo di vista il ruolo di costruzione e proposta del consiglio e dell´amministrazione comunale rispetto alla città del futuro. Compito non semplice, guardando al moltiplicarsi delle vertenze in corso: Avis, Meb, Stabia Porto.
Su questo terreno, i lavoratori stabiesi hanno già saputo dimostrare un alto grado di maturità, che ha permesso di individuare percorsi difficili ma non privi di prospettiva. Gli operai dell´Avis stanno offrendo il loro contributo alla città, non risparmiando energie e passione nella realizzazione del progetto di pubblica utilità finanziato dalla Regione Campania. C´è la necessità di intervenire affinché questo progetto abbia a continuare fino al reintegro dei lavoratori nel mondo produttivo.
A tale scopo continua ad essere alta l´attenzione anche con Tess affinché si intensifichi l´impegno volto a selezionare possibili proposte di investitori per il rilancio di un settore, quale quello dei trasporti, che dimostra di avere ancora un mercato. Si chiederà su questo punto a breve un incontro istituzionale con Tess per valutare anche la possibilità, in presenza di un piano industriale, di incentivi a sostegno del processo in atto.
Al pari la vicenda dei lavoratori portuali dimostra come sia necessario costruire misure di sostegno al reddito e contemporaneamente lavorare alle prospettive di rilancio delle infrastrutture. In questo senso è positivo il bando per la privatizzazione del porto commerciale promosso dall´Autorità Portuale di Napoli mira, infatti, alla conversione in chiave crocieristica dell´area e alla risposta occupazionale per questi lavoratori in un quadro di piena coerenza con il ridisegno più complessivo della linea di costa.

IL FUTURO DELLA CITTA´ TRA INDUSTRIA E TURISMO

L´economia di una città media come Castellammare di Stabia ha bisogno di muoversi su più canali. L´antico dibattito tra città industriale o turistica, viste come alternative di sviluppo, va superato in chiave innovativa.
L´assetto produttivo della città va salvaguardato e rilanciato guardando con sempre maggiore attenzione alla sostenibilità ambientale, seguendo il dibattito internazionale. Lo sviluppo turistico è una potenzialità ancora non pienamente realizzata, su cui occorre lavorare con forza, valorizzando sia le risorse della città sia le esperienze finora realizzate.
Castellammare chiede che si riapra la stagione del Contratto d´Area ragionando sia sui risultati finora ottenuti, sia riflettendo su come intervenire rispetto a ritardi e problemi che in questo percorso si sono manifestati. Anche su questo terreno serve la condivisione di tutte le forze politiche affinchè si riattivi e in sede nazionale e in sede regionale l´insieme delle misure chieste dai sindaci dell´area torrese-stabiese: rifinanziamento del protocollo aggiuntivo del Contratto d´Area; nuova intesa istituzionale con il Governo nazionale, chiesta nelle scorse settimane dal Presidente della Regione Campania, in seguito all’iniziativa delle amministrazioni comunali di Castellammare di Stabia, Torre Annunziata e Torre del Greco; Accordo di reciprocità al quale sta lavorando Tess.

Un risultato che chiama in causa un´accelerazione del confronto sul sistema di incentivi da mettere in campo per la reindustrializzazione delle aree dismesse e sulla necessità di rifinanziare il percorso attivato con il Contratto d’area torrese-stabiese. Occorre riflettere su come dare maggiori strumenti alla mano pubblica nell´acquisizione delle aree, affinché non si ripetano meccanismi speculativi da parte di privati interessati solo ai contributi pubblici, senza veri piani industriali, a danno di lavoratori che si trovano a rivivere l´esperienza drammatica del licenziamento.

Questo fenomeno non ha interessato direttamente Castellammare. E´ evidente a tutti che il porto turistico Marina di Stabia è una grande potenzialità che sta già riattivando un´economia diffusa attorno a quell´intervento, ma costituisce allo stesso tempo un´opportunità non ancora del tutto dispiegata. Marina di Stabia non ha ancora dato la risposta occupazionale, pur già concordata in tutte le sedi istituzionali. Un intervento così imponente e destinato a ridisegnare un pezzo della città è ancora troppo spesso vissuto come un corpo estraneo, chiuso alla collettività.

Allo stesso modo non va sprecata l´occasione di attrattore culturale ed economico rappresentato dalla Reggia di Quisisana, su cui è necessario che Governo e Regione Campania diano risposte chiare e in tempi brevi sulla destinazione e le modalità di gestione. Su questo punto il consiglio comunale auspica che si metta fine alla fase degli incontri interlocutori, si recuperino i ritardi e si passi finalmente alla definizione di un concreto piano di utilizzo della struttura.

L´intervento pubblico si muove, quindi, tessendo un unico filo conduttore che guarda al rilancio della linea di costa, in cui Marina di Stabia è elemento centrale, e che ha come altro pilastro del ragionamento Terme di Stabia. Un disegno chiaramente espresso nel Dos approvato dal consiglio comunale e che entra ora in una fase operativa.

Il futuro di rilancio da assicurare alle Terme di Stabia passa attraverso il risanamento del bilancio aziendale, il processo di privatizzazione in atto e la costituzione di una società pubblica con l’AslNa3 per dare nuovo impulso al versante sanitario, come lo stabilimento termale permette per le potenzialità della struttura e delle professionalità interne. La Regione Campania deve rispettare questo impegno insieme all’estensione degli ammortizzatori sociali anche agli operatori dell’indotto termale, come i lavoratori dell´albergo, colpiti dal processo di ristrutturazione industriale e dalla crisi del turismo.

Sui lavoratori della Sintesi l´Amministrazione ha già diffidato l´azienda che ha manifestato l´intenzione di ridurre i livelli occupazionali, ricordando come il bando approvato dal consiglio comunale sul servizio di sosta in strada e segnaletica avesse nel mantenimento dei livelli occupazionali un punto imprescindibile. Linea condivisa anche con le organizzazioni sindacali negli incontri svoltisi sia con l´amministrazione che con il consiglio sulla vertenza in atto.

GIOVANI: IL FUTURO DELLA CITTA´

Investire sui giovani è una strategia fondamentale per affrontare una crisi economica forte come quella attuale. Soltanto attraverso la formazione delle giovani generazioni è, infatti, possibile costruire prospettive di sviluppo durature. E´ un punto che non deve sfuggire neanche quando l´emergenza occupazionale fa volgere lo sguardo alle situazioni di crisi che si manifestano una dopo l´altra. Non va mai costruita una contrapposizione tra le giovani generazioni e i lavoratori ora alle prese con licenziamenti, cassa integrazione e momenti di difficoltà aziendali.
Castellammare chiede alla Regione Campania e al Governo un insieme di misure di sostegno alla formazione delle giovani generazioni e che agevolino l´ingresso nel mercato del lavoro. Il consiglio comunale le ritiene importanti al pari delle misure di sostegno al reddito ai lavoratori momentaneamente esclusi dai cicli produttivi.



CONCLUSIONI
Lo sviluppo della città passa attraverso tre linee di azione:
la realizzazione di Dos, protocollo aggiuntivo del contratto d´area e Accordo di reciprocità
gli investimenti sull´apparato produttivo e le sue infrastrutture
il rapporto tra la parte pubblica e i privati sia sull´industria che sul terziario

Si tratta di un complesso di questioni aperte che il consiglio comunale e l´amministrazione si impegnano a seguire con attenzione nei prossimi giorni, mantenendo una comunicazione costante a cominciare dagli appuntamenti già fissati con la Prefettura di Napoli e il Governo, garantendo il massimo della collaborazione e dell’intesa istituzionale per il concretizzarsi dei passaggi delineati e dei risultati individuati per il superamento dell’attuale crisi sociale e occupazionale.