Il "locale gotha" del Partito Democratico si compatta intorno alla posizione di opposizione al sindaco oplontino Giosuè Starita. Ieri pomeriggio, a pochi passi dal mare e con lo splendido paesaggio del golfo torrese-stabiese, si sono ritrovati il segretario del PD torrese, Ciro Passeggia, con Pietro Lucibelli ed il consigliere Raffaele Ricciardi. Dopo giorni trascorsi tra smentite e mezze conferme, i tre hanno espresso una posizione univoca sulla impossibilità di un appoggio al sindaco: “Quella del sostegno a Starita ed alla nuova giunta – affermano all´unisono - non è la posizione del Partito. In questi giorni abbiamo letto solo di chiacchiere da bar non suffragate da fatti reali. Ci siamo riuniti già da tempo per discutere della questione e mai è stata presa in considerazione un’ipotesi del genere, nonostante i numerosi appelli a considerare tale possibilità”. L´opinione è ferma. Senza tentennamenti, incertezze o dubbi. Anche in riferimento all´analisi delle vicende caratterizzanti la recente vita politica oplontina. “Delle nostre riunioni – incalza Passeggia - è informato l’intero partito. È vero, ci siamo visti anche con chi ha aperto la crisi ma non per discutere del nostro appoggio a questa Amministrazione. Ci sono consiglieri che, pur sostenendo ancora il sindaco, hanno manifestato il loro interesse ad entrare nel partito. La risposta è stata negativa. Fin quando si è in maggioranza e si sostiene Starita il PD non è disponibile ad alcun ragionamento”.
A supportare le dichiarazioni del segretario cittadino è il consigliere Lello Ricciardi: “Questa amministrazione ha perso fondi per quasi 100 milioni. Finanziamenti vitali per il porto, il prolungamento di via Dei Mille, la copertura del trincerone ferroviario, il distretto nautico e numerosi altri progetti. Penso sia doveroso che il sindaco concluda questa sua esperienza senza aspettare il parere della Commissione d’accesso”.
Sereno e rilassato, tuttavia, il primo cittadino, sicuro di avere ancora i numeri per governare riuscendo a ricucire la crisi nella maggioranza: “Sono convinto – afferma Starita- che si possa ancora ricomporre l’attuale maggioranza e nominare quanto prima la nuova giunta. Ho appreso solo dalla stampa delle dimissioni di Portoghese e mi sono meravigliato che lo stesso non abbia nemmeno accennato a questa ipotesi nel nostro ultimo incontro”. Glissa la domanda diretta sulle dimissioni, il sindaco, “ci sono ancora giorni – commenta - per riflettere. Io credo che si prenderà la decisione più giusta” (il sacrificio di un pezzo dell’API per ricompattare la maggioranza?, ndr).
Durante la lunga intervista, Starita sciorina i "successi" comunque ottenuti nel corso degli ultimi mesi: “Numerosi sono i progetti messi in campo da questa amministrazione. Alcuni segnali sono già tangibili. I due centri commerciali che apriranno a breve, il progetto del lido Santa Lucia i cui lavori inizieranno nei prossimi mesi, la riconversione di parte dello Spolettificio e la riconquista della Zona Franca Urbana”. Ma è sul tema lavoro che il sindaco replica alle recenti accuse mossegli pubblicamente da SEL: “Posso camminare a testa altra tra gli operai ed i cassaintegrati senza alcun timore. Abbiamo sempre sostenuto la questione lavoro e stiamo continuando a farlo. Non capisco la posizione di chi, come SEL, era al governo fino a pochi mesi fa e adesso pretende che occorra occuparsi di lavoro. Mi chiedo dove fosse l’opposizione quando si sono insediati i cantieri nautici assumendo solo tre lavoratori torresi a fronte delle tante promesse fatte. Chi doveva vigilare in quegli anni non l’ha fatto ed adesso, credo, non può impartirci lezioni sulla salvaguardia dell’occupazione”. Infine, sulle voci che lo davano già tesserato al PD, Starita sorride, affermando testualmente di “conoscere tanti, molti dei quali dirigenti o esponenti del Partito, con i quali ho un rapporto di amicizia. Lo stesso PD è un pezzo della mia storia. Detto questo, io penso che c’è tutto un mondo in movimento e noi l’accompagneremo”.



Raffaele Perrotta