Sono mesi che denuncio, con articoli ed interrogazioni, il degrado allarmante degli scavi di Pompei. Il gravissimo crollo di stamattina e´ la dimostrazione che il Governo e il Ministro Bondi hanno sottovaluto la situazione e raccontano, da tempo, un bel po´ di sciocchezze. Lo afferma in una nota Luisa Bossa, deputata del Pd e ex sindaco di Ercolano sul crollo della Domus dei gladiatori a Pompei. "Quando abbiamo posto la questione del degrado negli scavi - dice la Bossa - Bondi ha risposto in modo piccato e risentito, difendendo il lavoro dei suoi commissari. Il crollo della Domus dei gladiatori e´ la drammatica, ma inevitabile, risposta a chi pensa che governare significhi raccontare una balla al giorno, attaccando chi a quella balla non crede perche´ le cose va a guardarle con i suoi occhi. La situazione dei siti archeologici in Campania e´ drammatica". La Bossa ha presentato, come recita la nota, il 26 gennaio e il 3 giugno scorsi, due interpellanze urgenti al Ministro, con cui denunciava il degrado interno agli scavi e il fatto che si stessero conducendo lavori con mezzi pesanti, mettendo a rischio la stabilita´ delle vecchie dimore.
"Il Ministro - sottolinea la Bossa - in entrambe le occasioni ha risposto parlando di allarmi ingiustificati e di procedure corrette. Quello che e´ successo stamattina dimostra che, invece, le preoccupazioni erano ben fondate. Negli scavi lavorano da mesi betoniere, bob kart, ruspe, levigatrici, martelli pneumatici; gia´ il restauro del Teatro grande non ha visto rispettate le minime regole di sicurezza per la stabilita´ dei luoghi. Tanto che il 18 gennaio scorso ci fu gia´ uno smottamento in prossimita´ di via dell´Abbondanza, nell´insula adiacente alla Casa dei casti amanti, con il crollo di un muro perimetrale. Adesso la notizia di un nuovo crollo. A questo punto speriamo che il prossimo reperto archeologico a crollare sia proprio il governo - conclude la Bossa - di cui fa parte il Ministro Bondi, cosi´ almeno salviamo quel che resta della cultura in questo Paese".