“Adoro i tifosi delle Curve, e vorrei anche per loro uno stadio con una migliore visibilità”. Aurelio De Laurentiis ai microfoni di Sky Sport 24 illustra la sua idea di stadio nuovo e precisa alcuni punti chiave già espressi al convegno ´La riforma del calcio professionistico" organizzato dalla Lega Pro.

“Parlavamo dell’ipotesi di stadi nuovi, che stando alle leggi attuali, potrebbe accadere a Napoli solo tra tre o quattro anni, e ho raccontato un aneddoto. Lo scorso anno, durante l´incontro di Champions con il Bayern di Monaco, Rumenigge mi disse che un gruppo di tifosi tedeschi era rimasto colpito dai fuochi di artificio e dalla genialià dei tifosi del Napoli, al punto che voleva imitarli nella coreografia. Questo la dice lunga su quanto siano belle le Curve. Ma io vorrei anche che lo Stadio possa avere uno spettacolo che sia altamente qualitativo dal vivo, concepito con una modalità diversa”.

“Qualcuno sosteneva che la Curva è il miglior posto per vedere una partita, io penso che non si veda meglio la partita, piuttusto che sia un simbolo di fede e di passione per i tifosi essere in Curva. Abolire le Curve sarebbe un progetto per agevolare tutti gli spettatori a seguire più da vicino la partita, e non sarebbe certo un progetto per allontanare i nostri tifosi più calorosi e più fedeli dallo stadio"

"L’idea sarebbe quella di occupare lo spazio delle Curve con settori di ristorazione e fare due grandi Tribune di 25 mila posti ognuno per dare sempre maggiore comfort e visione ai tifosi, che potrebbero essere ancora più vicini ai loro campioni".

"Io adoro le Curve perchè so quale calore, sofferenza e passione c´è in chi va in Curva. Ma penso anche a un impianto moderno nell´interesse del tifoso, per accorciare la distanza dal campo ed essere più nel vivo della gara. Avviciniamoci ai campi di gioco, aboliamo le piste a diamo anche a chi paga un biglietto da 10 euro la possibilità di godersi la partita come quelli che ne pagano 100”.

fonte: sscnapoli.it

Quando si parla di futuro del calcio, di riforme dei campionati e di impiantistica sportiva il presidente è sempre un fiume in piena. Qualche volta esonda e travolge gli argini della razionalità. Nella sua idea di abolire le curve c´è un fondo di verità: da quelle del San Paolo la partita si vede davvero malissimo. Ma la soluzione c´è: realizzare un nuovo impianto sullo stile dei migliori stadi europei, con tribune a ridosso del campo, il terreno di gioco più basso rispetto agli spalti e ovviamente senza piste d´atletica. In questo modo la visibilità migliorerebbe in tutti i settori dello stadio. Napoli e i napoletani meriterebbero una svolta di questo tipo. C´è un progetto Ponticelli di cui si è recentemente parlato anche in Comune, ma la cosa è ancora lontana dal concretizzarsi, anche perché lo stesso De Laurentiis non sembra particolarmente favorevole. E quella del patron è un´adesione fondamentale: la strada ideale per il nuovo stadio è quella di un impianto di proprietà del Napoli, da percorrere attraverso la collaborazione del Comune e la partecipazione di sponsor privati.