Bassolino "non c´é più", "oggi c´é De Luca". "Da questa parte abbiamo voltato pagina", dice Vincenzo De Luca, candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Campania, che aggiunge: "Dall´altra parte ci sono De Mita, Mastella, Cirino Pomicino, cioé quelli che hanno messo il marchio sulla sanità della Campania. Perché l´errore di Bassolino è di aver ceduto ai ricatti di tutti quanti. Se stavo io se ne andavano a casa, altro che la contrattazione sui primari e direttori generali".
Racconta, quindi, quanto si verificò a Salerno nel 2000. "All´ospedale San Leonardo - è stata la prima conferenza stampa che ho fatto contro Bassolino - mi hanno mandato un direttore generale, tal Giacomo Di Paolo - ha detto De Luca - io chiedo informazioni e mi dicono che è un cancelliere del tribunale e che nella spartizione è in quota Psi. Ma come, è il secondo ospedale della Regione e io vado a pensare se è in quota di qualche partito? Ma chi se ne frega. Tu mi devi mandare uno in gamba che deve saper far funzionare le strutture". "Dopo 4 mesi lo abbiamo dovuto cacciare perché sono morte due persone nella corsia del pronto soccorso - ha concluso - questa logica del mercato dei direttori generali ha un marchio politico che sta da quella parte. La prospettiva che vi offrono é quella della preistoria. Con quella compagnia qui non si cambierà una virgola".