La vittoria odierna del Savoia? Merito dei vari Ruscio, Di Pietro, Longo e Bizzarro. Questa la sintesi di Antonio Del Sorbo, l´attaccante dei bianchi autentico protagonista, con la sua rete, del successo ottenuto ai danni dell´Hinterreggio.
"Il mio gol è dedicato a chi, attualmente, trova meno spazio" - motiva il centravanti ex Gladiator - . "La verità è che abbiamo costruito fin da subito un gruppo eccezionale e fa male vedere i compagni soffrire in panchina. Senza il loro contributo silenzioso, ma fondamentale, non avremmo inanellato otto vittorie consecutive".
Oggi, per la prima volta, Feola lo ha schierato dall´inizio. Del Sorbo non si è fatto pregare e, dopo un primo tempo di sofferenza, ha mandato in estasi il "Giraud" realizzando il terzo sigillo stagionale tra campionato e coppa (il secondo consecutivo, ndr). "Nella ripresa mi sono espresso meglio affiancando Meloni in attacco. In realtà l´allenatore mi aveva chiesto di giocargli alle spalle ma...quando vedo un traversone ho l´istinto di gettarmi in area per colpire di testa".
Fortuna per il Savoia, dunque, che Antonio abbia dato ascolto, maggiormente, al proprio fiuto per il gol.
Poi, un´annotazione sulla cosiddetta "esultanza del bandito" esibita dopo ogni marcatura: "E´ nata così, per scherzo, giocando coi compagni negli spogliatoi. Nessun significato particolare".

In sala stampa, si concede ai microfoni anche il difensore centrale Luigi Manzo: "Nel finale abbiamo avuto un po´ di apprensione forse perchè siamo il Savoia e la nostra storia ci impone la vittoria a tutti i costi. I tifosi? L´ambiente qui è fantastico. Lo noti fin dal martedì, a partire dal primo allenamento settimanale. Forse" - conclude sorridendo - "sono un po´ pazzi".

Salvatore Piro