Con o senza giunta. E’ questo il dilemma che attanaglia il primo cittadino in occasione della imminente processione del 22 ottobre. A poco meno di quattro giorni dalla festa votiva, la città, dopo oltre due mesi, non ha ancora un governo cittadino. Anche sa da indiscrezioni sembrerebbe che Starita sia intenzionato a “sfilare” alle spalle della Vergine con i nuovi assessori, la strada che porta alla nomina non è per nulla semplice.

In questi giorni sulla scrivania del primo cittadino stanno arrivando i primi nomi proposti dai partiti di maggioranza. Per quanto riguarda l’UDC, scartato il nome dell’uscente Franco Colletto (riproposto al sindaco e subito bocciato) è balzato sul tavolo il nome di Domenico Ossame, attuale capogruppo. Solo voci di corridoio, infatti il nome è tramontato ancor prima di nascere.
Per quanto riguarda il fronte “Movimento Popolare Campano – Noi Sud” (la neonata federazione rappresentata in consiglio comunale da Aldo Ruggiero e Domenico Roviello), è stato proposto al sindaco il nome di Francesco Savarese, giovane avvocato e già presidente della Oplonti Multiservizi. A sorpresa sembrerebbe che il primo cittadino abbia rigettato il nome, giudicandolo come non nuovo. A “pesare” sulle spalle di Savarese – stando ad indiscrezioni raccolte in ambienti vicini al primo cittadino - l’impegno avuto negli anni scorsi alla guida della partecipata del comune. Una scelta che comunque non è piaciuta a Ruggiero e Roviello.

Dal fronte Centro Democratico invece, si insiste sul nome di Ciro Alfieri. All’incontro avuto nei giorni scorsi tra il primo cittadino e lo stato maggiore del partito, Starita non ha chiuso completamente la porta all’ipotesi di un reimpiego in giunta dell’ex vicesindaco. “Il sindaco non ha detto né si né no” – affermano i rappresentanti di Centro Democratico. Tra le forze politiche maggiormente rappresentate in consiglio comunale solo i “Progressisti e Democratici – Diritti e Libertà” non hanno ancora avuto l’incontro con Starita.

Aldilà dei nomi, quella che inizia a prendere forma è la suddivisione della giunta: un assessore per ogni formazione politica che in consiglio conti almeno due rappresentanti. Un assessore a testa quindi per Centro Democratico (5), Unione di Centro (3), MPC-Noi Sud (2), Progressisti-Diritti e Libertà (4) e Insieme per la città (2, Massimo Papa e Pasqualina Gallotta). Un assessore “tecnico” di fiducia del sindaco (così come fu per Auricchio) e un assessore per una delle tre forze politiche “minori” rappresentate da un unico consigliere: Nuovo PSI con Raffaele Di Donna, Orgoglio e Dignità con Raffaele Izzo e Torre del Valore con Raffaele De Stefano.

“Così come è stato detto in queste ultime settimane, siamo sempre più convinti che occorra massimo rinnovamento con la rotazione delle deleghe – dichiara Ascione dei Progressisti - È una fase transitoria che potrebbe presentare qualche novità a partire dai nomi dei nuovi assessori. Le deleghe saranno affidate rispetto alla competenza dei singoli, che il sindaco sta valutando in queste ore attraverso i curriculum che stiamo presentando. È il momento della verità: rispetto a queste condizioni, quando sapremo i nomi della futura squadra di governo cittadino possiamo capire quali partiti hanno dato il proprio contributo. Se saranno meno di sette vorrà dire che qualche partito ha preferito non fare nomi o insistere sui vecchi”. Dello stesso avviso Di Donna, del Nuovo PSI, secondo il quale “occorre un rinnovamento totale. Ci stiamo impegnando per presentare al sindaco una lista di nomi dai quali può scegliere quello che, per competenze, ritiene il più adatto per la sua squadra di governo. I prossimi banchi di prova dei consigli comunali ci daranno conferma da chi sarà composta la nuova maggioranza”. Il primo banco di prova sarà sicuramente il consiglio comunale che, da indiscrezioni, dovrebbe tenersi prima della fine del mese. All’ordine del giorno temi caldi come il destino della Oplonti Multiservizi e l’approvazione del Bilancio.

Raffaele Perrotta