Con un´ordinanza di urgenza emanata stamane dal Governatore Stefano Caldoro per quantità «ben precisate» e per un tempo limitato, si potranno utilizzare le discariche di Savignano Irpino (Av), San Tammaro (Ce) e Sant´Arcangelo Trimonte (Bn). E´ questa la sintesi del provvedimento messo in atto per fronteggiare l´emergenza legata alle difficoltà di conferimento nella discarica di Terzigno.
Il presidente della Regione, «vista la legislazione vigente e sentite le amministrazioni provinciali della Regione», ha esercitato i poteri sostitutivi previsti dalla legge ed è intervenuto «al fine di creare le condizioni necessarie per arginare e superare l´attuale stato di crisi per quanto attiene il ciclo di raccolta dei rifiuti a Napoli ed in provincia». Vista anche la richiesta del prefetto di Napoli di consentire ai comuni che utilizzano la discarica di Terzigno di conferire i rifiuti in sversatoi di altre province, il presidente ha disposto con proprio atto che «i Comuni ed i gestori degli impianti Stir della provincia di Napoli, che attualmente conferiscono i propri rifiuti alla discarica di Terzigno, conferiranno gli stessi presso le discariche di Savignano Irpino (AV), San Tammaro (CE) e Sant´Arcangelo Trimonte (BN)». «I conferimenti si intendono per quantità ben precisate e fino al ripristino delle condizioni di regolare funzionamento degli impianti siti nella provincia di Napoli, previsto per il giorno 26 ottobre».
«Si è preso atto, in questo momento, che a causa delle manifestazioni attuate dai cittadini nelle aree contigue alla discarica di Terzigno, nonostante i servizi di accompagnamento degli autocompattatori da parte delle forze dell´ordine, non è possibile assicurare il conferimento di gran parte dei rifiuti nella predetta discarica. Tale situazione, come comunicato da numerosi comuni, comporta l´impossibilità di garantire il regolare servizio di raccolta dei rifiuti urbani, che, in conseguenza, si stanno accumulando nei centri abitati, ivi compreso il capoluogo». Da qui la scelta di Caldoro di intervenire con i poteri sostitutivi previsti dalla legge.