I due volti della protesta antidiscarica hanno fatto ieri il giro dei tg nazionali. Due immagini così distanti tra loro, così lontane come soltanto la preghiera e la violenza sanno esserlo. Molotov pronte all´uso nascoste tra i rovi di una curva di via Zabatta e il rosario stretto tra le mani delle “mamme vulcaniche” giunte in piazza a Pompei per pregare e manifestare contro i soprusi verso un territorio ed i suoi abitanti esercitati con la mano dura e spietata del potere. La riserva naturale di alto pregio del Vesuvio, un grande attrattore turistico che andrebbe difeso e valorizzato, è vittima di una violenza incomprensibile, inaudita e stupida come quella che solo i lati più oscuri e torbidi della natura umana applicata in politica sono capaci di esprimere. “Occhio per occhio dente per dente”, è forse questo il verso biblico a cui si sono ispirati invece gli anonimi "guerriglieri" che hanno occultato le molotov, le armi da guerra “fai da te” (già usate le scorse settimane nella guerriglia antidiscarica) che mettono in pericolo la vita degli agenti di polizia, autisti dei camion e dei pacifici manifestanti.

Intanto aumenta il sostegno verso la protesta. Ieri si è rinnovato a Pompei il no alla discarica, forte e chiaro, del mondo della chiesa, nel mentre i giornali annunciavano la visita di Berlusconi a Terzigno entro questa settimana. Tutti siamo in forte attesa per il suo arrivo. Speriamo che il Presidente resti a lungo a visitare ed ascoltare (ed annusare) nella area off-limits, il lamento delle falde inquinate, i gemiti degli animali e il rantolo delle piante vesuviane così da rendersi conto che la spazzatura scomparsa con il miracolo napoletano era invece stata nascosta li, sotto il tappeto di casa, e cresciuta giorno dopo giorno così tanto da poterci salire sopra, ed essere usata come il famoso predellino, per farci l’annuncio di buon senso che tutti i cittadini vesuviani aspettano: “La discarica di Cava Vitiello non si farà!”. f.g.

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