Tensione tra Mara Carfagna e Alessandra Mussolini. Le due esponenti campane del Pdl sono state protagoniste di un diverbio questo pomeriggio in Aula alla Camera. Un botta e risposta nato da una foto scattata col cellulare, ma alla cui origine sembrano esserci le divergenze emerse negli ultimi giorni nel partito in Campania. Il ´casus belli´ è una foto. Mussolini vede il ministro delle Pari opportunità e il capogruppo di Fli alla Camera Italo Bocchino parlare tra i banchi del governo e scatta loro un´istantanea col cellulare. Carfagna se ne accorge e si gira verso la collega, batte le mani e dice "brava, brava!". A quel punto Mussolini le risponde: "Vergogna". Le ragioni di quel vergogna ("pronunciato in maniera pacata") le spiega così, la deputata napoletana: "Carfagna si deve vergognare per la liaison con Bocchino che sta mettendo a rischio il partito". Le ´colpe´ che Mussolini attribuisce al ministro sono due: "Lo spostamento di competenze sul termovalorizzatore che questa mattina il Consiglio dei ministri ha sottratto alle Province" (e quindi al presidente della Provincia di Salerno Edmondo Cirielli, i cui rapporti con il ministro delle Pari opportunità ultimamente sono tesi) e "il fatto che Bocchino nella finanziaria ha chiesto di spostare 20 milioni di euro al ministero della Carfagna". Insomma, Mussolini accusa la collega di "fare accordi" col capogruppo di Futuro e libertà anche in vista delle elezioni per il sindaco di Napoli: "Non può tenere una gamba di qua e una di là - avverte - Perciò quando li ho visti parlare in atteggiamento amorevole ho scattato la foto". Il ministro fa sapere che l´unico emendamento che riguarda il suo ministero riguarda il finanziamento del fondo contro la violenza sulle donne e per la costruzione di nuovi centri anti-violenza. Quanto al diverbio, preferisce non replicare.