Una donna ultrasettantenne italo-canadese residente a Montreal ha restituito ai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Napoli un reperto archeologico rubato 50 anni fa negli scavi di Pompei.
La storia inizia 50 anni fa, il 29 giugno del 1964, quando la donna rubò un reperto archeologico durante il suo viaggio di nozze. In quella occasione visitò gli scavi di Pompei e, nel pressi del teatro grande, rinvenne il frammento che prelevò e nascose nella sua borsa per portarlo come “souvenir” al ritorno in Canada.
Si tratta di un’antefissa in terracotta della fine del I secolo d.C. che ornava la copertura del cosiddetto quadriportico dei teatri.
La signora, che ha vissuto tra Montreal e Pechino, ha deciso di riconsegnarlo alle autorità italiane: ha contattato la Soprintendenza di Pompei che ha immediatamente allertato il Nucleo speciale dei Carabinieri.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, hanno permesso di identificare l’interlocutrice canadese e di contattarla per convincerla a restituire il frammento pompeiano e definire le modalità della sua consegna. La donna si è recata quindi negli uffici del Nucleo a Castel Sant’Elmo e qui ha restituito il pezzo, dichiarandosi pentita per il gesto compiuto in gioventù e affermando di aver così liberato la propria coscienza dal peso del rimorso avuto in tutti questi anni.
L’antefissa, che si presenta ben conservata, questa mattina è stata restituita alla Soprintendenza di Pompei che provvederà a ricollocarla nella sua sede di origine.