Oltre duemila persone sono scese in piazza oggi per manifestare contro il ´depotenziamento´ dell´ospedale Maresca di Torre del Greco (Napoli), così come previsto dal piano regionale per il riordino della sanità in Campania. Studenti, rappresentanti delle associazioni, cittadini che aderiscono al comitato pro Maresca, commercianti, avvocati e politici, provenienti oltre che da Torre del Greco anche da Ercolano, Portici e San Giorgio a Cremano hanno preso parte ai quattro distinti concentramenti previsti in punti diversi della città vesuviana: a Santa Maria La Bruna si sono visti anche alcuni cittadini di Terzigno. Questi ultimi hanno portato la loro "solidarietà agli abitanti di Torre del Greco, che più volte hanno partecipato alle rivendicazioni contro la realizzazione della seconda discarica nel parco nazionale del Vesuvio. La loro, come la nostra, è una battaglia che mette in primo piano un diritto fondamentale: quello della salute". Molte anche le scuole che hanno aderito alla manifestazione: a Sant´Antonio - altro punto stabilito per i concentramenti - si sono uniti ai manifestanti anche studenti dell´istituto d´Arte e dei licei Classico e Scientifico. I manifestanti si sono poi uniti in piazza Luigi Palomba, dove il corteo composto da almeno duemila persone ha percorso le strade del centro cittadino (via Piscopia, via Roma, via Vittorio Veneto e via Marconi) prima di concludersi in piazzale della Repubblica, a ridosso della stazione centrale della Circumvesuviana. Qui hanno preso la parola rappresentanti istituzionali e delle associazioni che hanno promosso la manifestazione. In precedenza il dibattito aperto era in programma nel parcheggio Nassiriya, ma alla fine si è deciso di andare in piazzale della Repubblica perché l´area di via Marconi era occupata dalle auto. Una decisione rivelatasi sbagliata, visto che a fine manifestazione un centinaio di persone ha occupato i binari della vicina stazione centrale della Circumvesuviana, con treni bloccati per quasi un´ora e inevitabili disagi per gli utenti. Disagi che hanno dovuto patire anche gli automobilisti di Torre del Greco, intrappolati in un traffico infernale sin dalle prime ore dalla mattina a causa dei diversi cortei partiti dai quattro concentramenti (via Scappi, villa comunale, Sant´Antonio e Santa Maria la Bruna) prima della manifestazione vera e propria che ha interessato buona parte del centro cittadino con ripercussioni anche in periferia. Al dibattito pubblico hanno partecipato anche i rappresentanti delle amministrazioni di Torre del Greco ed Ercolano, mentre il sindaco di Portici, Vincenzo Cuomo, ha solo preso parte al corteo: "Stiamo lavorando - ha detto Ciro Borriello, sindaco di Torre del Greco - per ottenere risultati che fino a qualche mese fa erano insperati. E buona parte del merito è degli aderenti al comitato pro Maresca che per primi hanno avviato questa battaglia a sostegno della salute collettiva. Ci è stato garantito dal commissario dell´Asl Napoli 3 Sud, Vittorio Russo, la permanenza a Torre del Greco dei reparti di Chirurgia, Gastroenterologia e Medicina, mentre il presidente della Regione, Stefano Caldoro, ci ha promesso che salverà anche il nome del nostro ospedale, senza alcuna annessione a quello di Boscotrecase. A fine settimana, comunque, si dovrebbe sapere qualcosa di più sull´intera vicenda". "Siamo impegnati con le altre amministrazione interessate - ha detto il consigliere comunale di Ercolano, Lino Vitiello, che ha parlato per nome del sindaco, Vincenzo Strazzullo - per evitare la chiusura del Maresca e le risposte che arrivano dagli enti sovracomunali sono confortanti".