Sabato 17 Ottobre alle ore 17,00 la splendida Villa Campolieto di Ercolano aprirà le porte agli appassionati di arte e pittura poiché verranno esposti i lavori del noto artista di fama internazionale Fredy Luciani, elogiato tra gli altri, anche da Paloma Picasso (figlia del più celebre padre).
La pittura del maestro esprime uno stile nuovo, sincero, genuino, colorato, ottimista, positivo, attraverso cui fa rivivere la natura: isole, albe, tramonti, vegetazioni, mare, barche, alberi, fiori, giusto per far riflettere su quanto essa sia generosa e su come noi esseri umani spesso non siamo in grado di rispettarla, ricambiandone opportunamente i doni.
Sulle sue tele sono impresse le stimmate della sconfinata ammirazione che l’artista prova dinanzi alla creazione, sperando che le stesse possano divulgare “cultura a colpi di spatola”.
Ed è proprio per questo suo forte impegno artistico-ambientale che nel corso degli anni si è guadagnato l’appellativo di “Ecologista della Tela”.
Il nastro di partenza verrà tagliato direttamente dal Sindaco Nino Daniele e la mostra continuerà ininterrottamente sino al 25 ottobre, dalle ore 17.00 alle 21.00, sotto il patrocinio del Comune di Ercolano. All’inaugurazione a cui parteciperà anche il Rettore Gennaro Ferrara, in qualità di Vicepresidente della Giunta provinciale, la cittadinanza donerà al maestro un’opera in terracotta modellata dall’emergente artista napoletano Michele Buonincontro, operante in San Gregorio Armeno, il vicoletto dei presepi.
Tra i principali clienti italiani del maestro Fredy Luciani vanno annoverati: Vittorio Sgarbi, Albano Carrisi, Aurelio De Laurentiis, Gabriella Carlucci, Lucio Dalla, Luisa Corna, Michele Placido, Ornella Muti, Riccardo Fogli, il Prof. Antonio Zichichi, Editore Ciarrapico, Telecom Italia ecc…
Nell’occasione verrà presentato anche “La Pace Universale”, ossia il ritratto che l’artista donerà al Cardinale di Napoli, Crescenzio Sepe, come segno di sincera stima verso la “straordinaria e infaticabile opera di recupero sociale e morale della comunità campana, quotidianamente esperita dall’alto presule con fervida passione ed inimmaginabile determinazione”.
Ciro Cataletto