Nella giornata di lunedì u.s. gli avvocati di Nella Francesco hanno depositano al TAR della regione Campania ricorso formale contro il provvedimento adottato dalla Sottocommissione Elettorale di Torre Annunziata che ne decreta il suo “non essere candidabile” alle prossime elezioni amministrative che si terranno il 6 e 7 maggio nella città di Torre Annunziata.
Nel ricorso si evidenzia che le cause addotte a motivarne tale impedimento risalgono ad un episodio avvenuto nel 1988, con sentenza giunta nel 1996, prima dell’entrata in vigore della legge odierna che disciplina la materia sull’incandidabilità. Legge entrata in vigore nel 2000, ben quattro anni dopo la sentenza che ha raggiunto il candidato NELLA. Nel 1996 le norme che disciplinavano l’incandidabilità di una persona si rifacevano agli articoli della L. 154 del 1981 che non richiamavano affatto tra le cause di incandidabilità le osservazioni mosse al sig. NELLA.
Non solo, gli avvocati evidenziano come lo stesso NELLA abbia partecipato alla tornata elettorale delle amministrative comunali svoltesi in città nel 2007 in qualità di candidato alla carica di consigliere comunale. Come mai nel 2007 la sua candidatura era considerata fattibile ed adesso no?
Alla luce di queste due discrepanze evidenziate, un’applicazione retroattiva della legge del 2000 rispetto una sentenza del 1996, ed una differente valutazione della posizione del candidato tra l’elezioni attuali e quelle svoltesi nel 2007, i legali del sig. NELLA chiedono la sospensione del provvedimento affinché gli sia garantita la possibilità di partecipare alle elezioni.
Questo episodio, oggetto di speculazione politica in città, cela il rammarico profondo del sig. NELLA che afferma: “Mi spiace che una bravata fatta quando avevo vent’anni (ben 24 anni fa!) abbia ancora un riverbero così forte. Insieme a due amici facemmo uso di sostanze stupefacenti. Episodio che ancora oggi condanno categoricamente, così come condanno ogni forma di pettegolezzo che ho dovuto subire in questi giorni. Mi sono state attribuite le più svariate forme di illegalità, mancava poco che si diceva che fossi un terrorista internazionale. Mi preme far chiarezza soprattutto per salvaguardare la mia dignità di marito e di padre, ruoli che cerco di portare avanti nel migliore dei modi per essere da esempio ai miei figli. Da quell’episodio ho imparato molto e la mia vita non ha registrato altri episodi simili. Spero che anche la falsa morale della gente ne tragga qualche lezione per quello che sta avvenendo in questi giorni”.
Contro le varie forme di speculazione politica mosse da più parti in città, interviene il segretario cittadino dell’ “API”, lista di appartenenza del sig. NELLA: “Sono fiducioso sull’esito del ricorso prodotto dagli avvocati del nostro candidato – afferma Dario De Falco - Sono certo che il TAR vaglierà ogni elemento utile per garantire al NELLA di avvalersi di un suo diritto. Nello stesso tempo esprimo il mio rammarico e la mia condanna per le forme di sciacallaggio politico che abbiamo dovuto subire noi come partito, ma in particolare, il nostra amico NELLA al quale va la vicinanza di tutti i dirigenti dell’API”.