Gennaro Langella o Giuseppe Balzano? Chi tra i due candidati sindaci riuscirà a spuntarla al ballottaggio? Balzano manterrà il vantaggio sul suo sfidante? Oppure come accadde nel 2008 a Langella riuscirà il sorpasso? Dovremmo attendere fino alle ore 17,00 del prossimo 10 giugno per conoscere il responso. Contiamo, per quell’ora, che il dato si sia cristallizzato e che presidenti di seggio, segretari, scrutatori e rappresentanti di lista abbiano egregiamente portato a termine il loro compito: ovvero di consegnare alle cronache quello che è il risultato delle urne.
Se per gli “addetti al seggio” si tratterà solo di fare qualche somma e di scrivere correttamente un verbale, più arduo è il compito che attenderà i boschesi che dovranno scegliere il loro sindaco. C’è chi confermerà il voto del primo turno, chi invece cambierà idea, chi deciderà di rimanere a casa: tutte queste sono scelte… noi ci auguriamo che siano consapevoli e soprattutto libere ed in coscienza.
Al primo turno Balzano ha raggiunto il 44,74% pari a 7191 preferenze, mentre il suo diretto avversario e sindaco uscente Langella è arrivato al 35,11% pari a 5672 voti. Ma il ballottaggio è un’altra elezione, si riparte da zero per entrambi i candidati, anche se il dato emerso dalle urne del primo turno ci consegna qualche certezza ed anche qualche spunto di riflessione.

Voto disgiunto: anche no. Rispetto al 2008 il voto disgiunto, che di fatto aveva rappresentato un fattore determinante nella scelta del sindaco è stato ridimensionato. Langella(29 voti in meno) e Sodano (9 voti in meno) sono andati di poco sotto alle loro liste, discorso diverso per Balzano che ha raccolto 385 preferenze in più rispetto alla sua coalizione.

Cosa è successo nella coalizione di Giuseppe Balzano. Scomparsi i simboli ufficiali dalle schede, non sembra impossibile considerare che tutto sommato il Pd, che si presentava con un “raffreddato” Bd, con 1857 preferenze si conferma il primo partito alle amministrative, anche se ha perso un bel po’ di voti e di punti percentuali rispetto al passato. L’Udc, che si presentava sotto il simbolo de “La mia città”, conferma i voti delle amministrative del 2008. Terza forza della coalizione è la lista “Progetto per Boscoreale” sponsorizzata da Lello De Falco. Segue la lista composta da Antonio Mappa che lascia per strada 78 voti rispetto al risultato ottenuto lo scorso febbraio in occasione delle parlamentari, nonostante si trovasse in una coalizione non certo di destra (842 le preferenze alla Camera contro le 764 delle amministrative). Quinta forza a solo 8 voti da chi la precede in classifica la civica Uniti per Cambiare, una delle tre liste di Giacomo Tafuro, delle altre due possiamo solo riportare il risultato visto che il loro apporto è stato abbastanza risicato solo 53 preferenze per la lista Realtà e Progresso, 431 invece per Tutti per Boscoreale. Per completare la coalizione di Balzano vanno ricordati i 428 voti della lista Noi Sud e i 315 della lista Ripartiamo da Boscoreale.

Cosa è successo nella coalizione di Gennaro Langella. Come da pronostico Gli Azzurri, la lista civica che conteneva gran parte di consiglieri e assessori della precedente maggioranza consiliare, è risultata la più votata della coalizione: 1397 le preferenze che valgono in termini percentuali il 9,06%. Subito dietro Boscoreale nel Cuore, civica storica della coalizione di Langella, che ha riportato 1210 preferenze pari al 7,84%. Discreto anche il risultato di Forza Boscoreale che con 886 preferenze è la terza forza della coalizione. Da menzionare anche il buon risultato della lista La Voce di Boscoreale con 842 preferenze, e il Movimento Italiano Nuovo Respiro con 669 voti che superano il PdP (lista sponsorizzata da Vito Feliciello ed Eduardo De Falco) che ha ottenuto 618 voti. Solo 50 preferenze per Giovani per Boscoreale ultima lista in termini di consenso.

Il flop di Pietro Langella. Il grande sconfitto di questo primo turno è il senatore Pietro Langella. Eletto tre mesi fa al Parlamento nelle fila del PDL, l’onorevole ha sponsorizzato la candidatura a sindaco di Carmine Sodano che ha raccolto solo 2579 preferenze. Poche, se pensiamo che oltre all’appoggio del senatore, Sodano aveva dalla sua parte anche tutti quelli che che avevano determinato la fine anticipata dell’esperienza di Gennaro Langella alla guida del Paese. Le urne che alle parlamentari di febbraio avevano premiato il partito di Berlusconi, oggi ne hanno decretato la scomparsa dal parlamentino locale ed è la prima volta dalla nascita di Forza Italia che il simbolo ufficiale del Cavaliere non esprime un consigliere comunale. Anzi in due occasioni (2001 e 2008) la concomitanza del voto amministrativo con quello parlamentare aveva portato alla vittoria, nel primo caso Sergianni e, nel secondo caso, proprio Gennaro Langella. Il senatore Langella si consola, relativamente, con il risultato del suo Movimento Popolare Campano che con 1146 preferenze potrebbe conquistare un seggio nel parlamentino. Mai come in questo momento il condizionale è d’obbligo, perché il tutto è collegato al risultato del ballottaggio. Scompare, invece, dalla scena politica boschese la civica Uniti per Boscoreale che nel 2008, quando faceva parte del cartello di centrosinistra, portò all’elezione in consiglio comunale oltre che di Carmine Sodano anche di Vito Russomanno, poi entrambi passati nelle file della maggioranza di Gennaro Langella. Davvero troppo poche le 92 preferenze raccolte.

La corsa di Paolo Cirillo. Dicevamo delle sorti del Movimento Popolare Campano. Ebbene Paolo Cirillo, con un passato da consigliere comunale ed un presente da 285 preferenze al primo turno, dovrà tifare Giuseppe Balzano se vuole ritornare a sedersi nei banchi dell’aula di Piazza Pace. Infatti, in caso di vittoria di Gennaro Langella dovrà cedere il suo posto al candidato sindaco della sua coalizione, ovvero Carmine Sodano.

E’ davvero scomparso il Pdl? Uscito dalla porta principale, il Pdl potrebbe rientrare in consiglio dalla finestra. Non dimentichiamo infatti che Gennaro Langella non ha mai negato la sua vicinanza al movimento Città Nuove che fa capo a Renata Polverini, ex governatrice del Lazio ed attuale deputata del Pdl. Proprio la Polverini qualche settimana prima del voto ha tenuto in Campania due conferenze una a Salerno con Mara Carfagna, l’altra a Napoli con Nitto Palma per annunciare che la sua fondazione sarebbe confluita nelle file del Pdl. Questo ha determinato anche l’adesione al partito di Berlusconi di Salvatore Ronghi e del consigliere regionale Angelo Marino. Entrambi hanno sempre hanno avuto sul territorio boschese come loro esponente Francesco Faraone che con 415 preferenze è stato il più votato di Boscoreale e primo degli eletti della civica di Langella, Forza Boscoreale. Bisognerà a questo punto vedere anche quale sarà il gruppo di appartenenza dello stesso Sodano che in campagna elettorale ha continuato a sostenere di essere lui il “vero centrodestra” a Boscoreale.

I consiglieri sicuri. La geografia del nuovo consiglio comunale di Boscoreale ha già dei punti fermi. Non solo Carmine Sodano è sicuro di entrare a far parte del prossimo parlamentino, che ricordiamo sarà composto da 16 consiglieri. Sicuri di un seggio sono anche Luca Giordano (410 preferenze) e Giovanni Ambrosio (330 voti) eletti nelle file di Boscoreale Democratica. Stesso discorso vale per Ernesto Fiore, primo della lista Per la mia città con 284 voti, Angelo Costabile (279 preferenze) di Progetto per Boscoreale, Patrizia Buono 353 preferenze nella lista Gli Azzurri, Michele Vaiano 411 voti (e qualche recriminazione per due 0 nella sezione 17 e 21) della lista Boscoreale nel Cuore, e Francesco Faraone (415 voti) di Forza Boscoreale.

La scelta di Tafuro. Nelle tre liste con un mix di giovani e qualche vecchia faccia della politica locale schierate a sostegno di Giuseppe Balzano,
Giacomo Tafuro è riuscito solo ad eleggere se stesso. Elezione, tra l’altro, legata a doppio filo alla vittoria al ballottaggio. Attendiamo, però, di capire se quanto dichiarato in campagna elettorale “in caso di elezione mi dimetterò per fare spazio ad un giovane”, sarà confermato. Ipotesi che, in caso di vittoria al ballottaggio di Balzano, potrebbe portare in consiglio un’altra donna, ovvero Antonella Aquino.

Antonio Mappa e Raffaele Lanzieri. Sono loro i due consiglieri che in caso di sconfitta al ballottaggio dei loro candidati sindaci, nonostante il quorum raggiunto dovrebbero dire addio ad un posto in consiglio. Infatti in caso di vittoria di Giuseppe Balzano a pagare “dazio” nella coalizione di Gennaro Langella sarebbe proprio il seggio assegnato alla Voce di Boscoreale che andrebbe a favore del candidato sindaco. Stesso discorso per Antonio Mappa che in caso di vittoria di Gennaro Langella, dovrebbe lasciare il suo posto all’opposizione al candidato sindaco della sua coalizione.

I 51 consiglieri a 0 voti. Una tornata elettorale che annovera anche 51 candidati che non hanno riportato nemmeno una preferenza. Insomma tre liste piene che hanno rappresentato solo tanto inchiostro consumato per i segretari chiamati a riempire le pagine dei verbali di sezione.
Gennaro Carotenuto