Emergenza rifiuti del 2008, sindaci indagati per epidemia
08-11-2010 - Archivio Storico de Lo Strillone
Numerosi sindaci di comuni della provincia di Napoli, tra cui il primo cittadino di Napoli, Rosa Iervolino Russo, stanno ricevendo in queste ore avvisi di chiusura indagine per epidemia colposa e omissione in atti di ufficio per l´emergenza rifiuti del 2008. Gli avvisi sono stati emessi dal pm Francesco Curcio, della sezione Reati contro la pubblica amministrazione, e notificati dai carabinieri del reparto operativo del comando provinciale di Napoli.
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Sono 36 gli avvisi di conclusione indagine notificati dai carabinieri ad alcuni sindaci della provincia di Napoli, tra cui il primo cittadino del capoluogo, Rosa Russo Iervolino, all´ex governatore della Campania, Antonio Bassolino, e all´ex commissario straordinario all´emergenz rifiuti, il prefetto Alessandro Pansa, nell´ambito dell´inchiesta sull´emergenza rifiuti 2008.
Epidemia colposa ed omissione di atti d´ufficio sono le accuse ipotizzate dal pm Francesco Curcio. Da una consulenza affidata ad un collegio composto da due epidemiologi ed un medico legale è emerso che in alcuni comuni della provincia di Napoli, tra il novembre 2007 ed il febbraio 2008, ci sono stati dei picchi di malattie gastroenteriche e cutanee. I criteri adoperati dagli esperti sono stati due: verifiche a tappeto sulle vendite di farmaci da parte di grossisti e farmacisti la prima e la valutazione di eventuali altre cause delle malattie stesse, per esempio verifiche sull´inquinamento dell´aria e sulla salubrità dei cibi, l´altra. Alla fine delle verifiche è emerso che la presenza dei rifiuti nelle strade è stata l´unica causa possibile di questi disturbi. Gli esperti hanno anche spiegato che sarebbe bastato poco per prevenire questi fenomeni: per esempio, rimuovere i rifiuti dalle zone più affollate o cospargerli di calce viva, che è un potente disinfettante. In un comune dove questa precauzione è stata adottata il picco di malattie non c´é stato.
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Sono 36 gli avvisi di conclusione indagine notificati dai carabinieri ad alcuni sindaci della provincia di Napoli, tra cui il primo cittadino del capoluogo, Rosa Russo Iervolino, all´ex governatore della Campania, Antonio Bassolino, e all´ex commissario straordinario all´emergenz rifiuti, il prefetto Alessandro Pansa, nell´ambito dell´inchiesta sull´emergenza rifiuti 2008.
Epidemia colposa ed omissione di atti d´ufficio sono le accuse ipotizzate dal pm Francesco Curcio. Da una consulenza affidata ad un collegio composto da due epidemiologi ed un medico legale è emerso che in alcuni comuni della provincia di Napoli, tra il novembre 2007 ed il febbraio 2008, ci sono stati dei picchi di malattie gastroenteriche e cutanee. I criteri adoperati dagli esperti sono stati due: verifiche a tappeto sulle vendite di farmaci da parte di grossisti e farmacisti la prima e la valutazione di eventuali altre cause delle malattie stesse, per esempio verifiche sull´inquinamento dell´aria e sulla salubrità dei cibi, l´altra. Alla fine delle verifiche è emerso che la presenza dei rifiuti nelle strade è stata l´unica causa possibile di questi disturbi. Gli esperti hanno anche spiegato che sarebbe bastato poco per prevenire questi fenomeni: per esempio, rimuovere i rifiuti dalle zone più affollate o cospargerli di calce viva, che è un potente disinfettante. In un comune dove questa precauzione è stata adottata il picco di malattie non c´é stato.