In Volo con le Api


IN VOLO CON LE API


Venerdi 10 e sabato 11

Fiume di Pietra

API: TERRITORIO/EDITORIA/ARTE DI FIGURA

Venerdi 10 Ore 19 Presentazione In Volo con le Api di Luisella Carretta

Letture di Valeria Vaiano dal libro:

IN VOLO CON LE API, prefazione di Giorgio Celli . Campanotto Editore,

Sabato 11 ore 10 con Luisella Carretta laboratorio di osservazione e
disegno del volo delle api A cura di Dino Savelli e Maurizio
Scognamiglio

ore 12 l’Istituto Patafisico Partenopeo Presenta

PATAPART n. 8 –

Intervengono Il Magnifico Rettore dell’Istituto Patafisico Partenopeo
Mario Persico,Guido Acampa, Paola Acampa, Mariano Bàino,Gianfranco De
Angelis, Gerardo Di Fiore, Eciancia, Giacomo Faiella, Gianfranco
Gambardella, Dario Giugliano, Mimmo Grasso, Rosaria Matarese, Rosa
Panaro, Eleonora Puntillo, Mario Ricciardi, Raffaele Rizzo, Tony
Stefanucci,Luigi Urso.

La patafisica, ovvero l’astrusa scienza che non studia le regole ma le
eccezioni.
Che cos´è la Patafisica?
Di Mario Persico, rettore dell´Istituto Patafisico Partenopeo:
"Definire la Patafisica è estremamente difficile, perché non è legata
ad un senso univoco. Se così fosse, sarebbe destinata ad una vita
breve; priva di quel suo caratteristico margine di indeterminazione e
ambiguità, si accascerebbe nell´indigenza di una certezza definitiva.
Invece vive e respira ancor prima che Alfred Jarry la rivelasse per
bocca del dottor Faustroll. Avendo avuto già dal 1965 una nomina di
patafisico e un´altra nell´´83, sei anni fa sono stato eletto rettore
dell´Istituto Patafisico Partenopeo. Con questo ruolo ho cercato di
far capire agli amici che bisognava uscire da quella zona arida e
fallimentare in cui ci trovavamo, e farne uno spazio energetico. Io
stesso ho fatto del fallimento una ragione poetica, ancor prima che
esistenziale. Insieme abbiamo varcato infinite soglie di quel mondo
immaginario che è la patafisica. Attraverso questo comportamento, e
soprattutto con il "Patapart", l´acronimo di patafisica partenopea,
siamo usciti fuori da quella occultazione in cui tutti gli istituti
italiani si trovavano. Abbiamo rimesso in vita molti istituti
disseminati sul territorio italiano e alcuni francesi, belgi e
londinesi.
La Patafisica è antichissima. La patafisica è la scienza delle
soluzioni immaginarie e presta attenzione all´epifenomeno,
all´eccezione, al particolare. Ci sono patafisici volontari e
involontari; ce ne sono tantissimi; pensiamo a Rabelais e Swift, che
vengono chiamati patacessori. Jarry ha dato il via a tutta la cultura
moderna. Uno dei movimenti artistici che ha fatto più scalpore in
Italia è il movimento futurista. Re Baldoria è un´opera di Marinetti
che in sostanza imita in qualche modo l´Ubu Roi di Jarry.
Indubbiamente il Dadaismo e il Surrealismo prendono a piene mani da
Jarry. D´altra parte, l´incontro impossibile profetizzato da
Lautremont, l´incontro di una macchina da scrivere e di un ombrello su
di un tavolo operatorio, l´incontro di tre situazioni completamente
diverse, offre lo spunto per capire che tutto l´ordine fissato da chi
detiene il potere culturale poteva saltare. Come infatti è saltato. Lo
vediamo anche oggi, non sempre in modo positivo, ma c´è stata una vera
e propria esplosione. Io mi sono inventato un foglio che ha avuto un
grande successo e l´ho chiamato PATAPART. Il simbolo del Patapart e
dell´Istituto Patafisico Partenopeo è la spirale o gidouille, simbolo
dell´eterna ricerca, che in francese indica l´ombelico di Ubu. Su
questo segno primario ho innestato una carta da gioco, il tre di
bastoni; questo per vari motivi. Uno, era caratterizzare il più
possibile in modo partenopeo l´istituto; l´altro, il tre di bastoni è
figura ubuica, con quei baffoni e bocca digrignante. Abbiamo cercato
di superare l´editoria del nulla patinato, offrendo un formato
abbastanza strampalato. I testi, per la gran parte autoironici, si
servono della comicità in tutta la sua estensione."


ore 19 spettacolo PulcinellaLAVA con Salvatore Gatto e le sue Guarrattelle