L’istruzione non può essere un lusso per pochi. I giovani, in quanto cittadini, devono avere libero accesso al loro futuro ed alle proprie aspirazioni. In un’epoca, ed in uno Stato, in cui la disoccupazione giovanile ha superato lo storico record del 2004, la generazione ‘y’ si interroga sui temi più caldi che condizioneranno il proprio domani. In una realtà difficile come quella di Ercolano, le associazioni ‘Skema libero’ e ‘Vas’, con il patrocinio del centro studi ‘Herculaneum’, hanno organizzato ‘FormAzione’, una discussione critica sul presente e sul futuro della formazione in Italia. L’evento si terrà domani, giovedì 7 aprile, alle 18. Palcoscenico del dibattito villa Maiuri, la residenza storica di via Quattro Orologi, ad Ercolano. Il confronto sarà trasmesso in diretta audio su Radiolina sul sito internet http://www.inventati.org/radiolina/

Il mondo dei giovani avrà la possibilità di discutere criticamente con un pool di nutriti docenti delle più importanti università di Napoli, analizzando gli interventi legislativi messi in campo negli ultimi vent’anni. Prenderanno parte al confronto Ferdinando Carlo Sasso, ricercatore in Medicina Interna presso la Seconda Università degli Studi di Napoli, Marina Melone, docente associato in Neurologia presso la Seconda Università degli Studi di Napoli, Nicola Russo, docente in Filosofia della Scienza presso l’Università Federico II di Napoli, Giuseppe Aragno, docente in Lettere e Storia Contemporanea presso Università Federico II di Napoli. Interverranno, inoltre, la guida turistica Eugenio Lorenzano ed i collettivi ‘SUN’, ‘Orientale’, ‘Porta di Massa’ e ‘CSU’.

“Il diritto allo studio – ha precisato Alessandro Pacifico di Skema Libero - deve essere garantito attraverso l’erogazione di borse di studio,trasporto gratuito per gli studenti, un’equa retribuzione del lavoro svolto in stage e tirocini, l’eliminazione di accessi a numero programmato sviluppando invece una selezione interna al corso di studi che preveda propedeuticità e ragionevoli sbarramenti utili a premiare il merito, riconoscere allo studente un ruolo attivo nella produzione delle conoscenze. Il sapere accademico ha bisogno di regole e di una naturale trasmissione dei saperi dai docenti agli studenti, tuttavia gli studenti devono avere più potere decisionale sul loro percorso di studi integrando alla formazione professionalizzante anche lo sviluppo di interessi autogestiti dagli studenti stessi creando dei percorsi riconosciuti dalle facoltà come momenti formativi e incentivo per un sapere critico”.