Si sta godendo gli ultimi spiccioli di vacanza in attesa di una chiamata su una panchina di serie A. Gigi De Canio lancia messaggi d’affetto al Savoia in vista dell’esordio in campionato. Il tecnico materano, che nella stagione 1994-95 guidò i bianchi alla conquista della promozione in C1 proprio contro la squadra della sua città, non ha dimenticato quell’autentica impresa. “Eravamo senza società – ricorda De Canio – ma grazie ai sacrifici e alla professionalità di calciatori come Amura, Raimondo, Donnarumma e tutti gli altri riuscimmo a sovvertire i pronostici e a regalare a noi stessi e ai tifosi di Torre Annunziata una grande gioia”. Domenica prossima, via al campionato di serie D. I bianchi, stavolta, partono coi favori del pronostico, tappa d’obbligo la promozione in lega Pro. “Faccio un grosso in bocca al lupo ai ragazzi di Feola e mi auguro che le promesse della vigilia vengano mantenute sul campo. Non basta essere favoriti – fa notare l’ex allenatore del Genoa – occorre guadagnarsi il raggiungimento del traguardo con umiltà e concentrazione”.
Su campi notoriamente infuocati come quelli siciliani e calabresi ci sarà da raddoppiare gli sforzi.
“Il reale valore di una squadra si misura anche in situazioni ambientali difficili, io credo che il Savoia abbia gli uomini giusti per farsi rispettare su tutti i campi e contro ogni avversario”. Provvisoriamente alla finestra, aspettando di rientrare nel grande giro. Cosa prova De Canio dopo la non proprio felice esperienza della scorsa stagione al Genoa? “Ho la forza di mettere le mie esperienze alle spalle e guardare avanti. Questo è l’uomo De Canio. E ne vado fiero. E poi a Genoa credo di aver fatto bene. Il campionato di serie A – conclude con una vena di ottimismo – è alle battute iniziali. Se qualche squadra ha bisogno di me, io ci sono. Ma non sarò io a chiedere di rientrare in pista a tutti i costi. Ripeto, sono fiero di questo mio modo di essere”.

Vincenzo Pinto