Il testo dell´esposto di Michele Del Gaudio inviato il 4 luglio scorso al Procuratore della Repubblica di Torre Annunziata sul tema della dirigenza scolastica del Liceo Pitagora. "Ill.mo Sig. Procuratore - si legge nel testo - mi perdoni se ancora La disturbo, ma solo la Magistratura può spiegare una vicenda che incide sul rispetto del diritto allo studio di più di mille ragazzi.
Da informazioni facilmente riscontrabili risulta che è stato nominato dirigente scolastico del Pitagora per l’anno scolastico 2010-2011, appena terminato, il dottor Benito Capossela, che ai primi di settembre ha mostrato indecisione nell’assumerne direttamente la direzione, tanto che la data d’inizio delle lezioni, già fissata, è stata rinviata più volte, con gli studenti costretti ad informarsi di giorno in giorno. Ad un certo punto l’incarico è stato affidato alla dottoressa Maria Rosaria Graziano e la scuola ha cominciato a funzionare. Si è appreso che il preside di ruolo, Capossela, è stato esonerato per motivi sindacali e gli è subentrata la Graziano, che sembra essere residente a Scauri - Minturno, con il conseguente pericolo di una presenza non costante negli edifici scolastici torresi, come i mesi successivi hanno confermato.
A prescindere dal rapporto fra qualità e quantità del lavoro, ciò che desta perplessità è la sostituzione del dirigente di una storica scuola di Torre Annunziata, in Campania, con un preside proveniente da un’altra regione, il Lazio.
È giuridicamente possibile? In base a quale normativa è avvenuta la nomina della Graziano? in base a quale graduatoria? provinciale, regionale, nazionale? La Graziano ha la qualifica di dirigente scolastico? ha mai esercitato questa funzione? ha l’esperienza per gestire una scuola con tanti alunni? Il Capossela figurava già nell’elenco dei distacchi sindacali prima dell’inizio dell’anno scolastico?
Signor Procuratore, non so rispondere a nessuna di queste domande. Può darsi che sia tutto lecito, che tutti gli interrogativi troveranno esauriente risposta nei fatti e in norme primarie e secondarie, ma il dubbio che possa essere stato commesso il reato di abuso d’ufficio, o altro da Lei individuato, mi tormenta, soprattutto per i moltissimi studenti interessati. Non sostengo che siano stati commessi atti penalmente rilevanti, ma ritengo necessario un chiarimento che solo la Magistratura, con i suoi poteri di indagine, può ottenere.
Il mio atto ha anche uno scopo preventivo: evitare che gli eventuali reati commessi possano essere reiterati nel prossimo anno scolastico.
Mi perdoni ancora, Signor Procuratore, ma non riesco a rassegnarmi al “quieto vivere”, voglio rimanere un “cittadino attivo”, nonostante gli anni che aumentano e le forze che diminuiscono, lo voglio fare soprattutto per amore dei nostri ragazzi, i figli dei professionisti e i figli dei camorristi. Sono tutti figli nostri, Signor Procuratore! Lotterò per loro finché avrò vita! Anche questo esposto è un atto d’amore per ragazzi meravigliosi!Con ossequio, michele del gaudio"