E´ stato l´elicottero dei carabinieri a dare la sveglia all´alba agli abitanti del Penniniello e del quartiere Carceri di Torre Annunziata, i due rioni interessati dal blitz dei militari del comando gruppo di Torre Annunziata.
Due clan camorristici, storicamente in lotta fra loro, avevano firmato la pace per controllare assieme il territorio ed imporre un doppio ´pizzo´ ad imprenditori del settore nautico di Torre Annunziata. Undici persone, ritenute affiliate ai due gruppi criminali, sono stat arrestate dai carabinieri del comando provinciale di Napoli, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip. Si tratta tre esponenti del clan Gallo-Cavalieri e di otto legati al clan Gionta. Sono accusati di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsioni e violazione alla legge sulla detenzione di armi.
Nel corso delle indagini, i carabinieri, coordinati dai magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, hanno scoperto un inedito accordo tra i due gruppi camorristici che avevano sospeso la lotta armata ed erano scesi a patti tra loro per acquisire il completo controllo del territorio e taglieggiare insieme gli operatori del polo nautico di Torre Annunziata, zona in precedenza rivendicata come propria da entrambi i gruppi criminali. Gli imprenditori erano costretti a pagare il ´pizzo´ ad entrambi i clan (un imprenditore era stato costretto a pagare per ben 15 volte) o ad assoggettarsi a richieste di assunzione di lavoratori imposti dalla camorra. Hanno trovato telecamere a circuito chiuso, nascondigli ricavati nelle pareti, dietro armadi e frigoriferi, e disegnate su muri o riprodotte in foto le immagini della Madonna della Neve con Gesù bambino, la Vergine venerata a Torre Annunziata .
Nel cosiddetto Quadrilatero delle carceri, una zona nella quale la camorra esercita un controllo fortissimo, presidiato stanotte da decine di carabinieri e sorvolato da un elicottero per ore, i militari hanno fatto irruzione all´alba nel Palazzo Fienga, roccaforte storica del clan Gionta alla ricerca dei destinatari delle ordinanze di custodia cautelare. A difesa delle loro case sofisticati circuiti di videoripresa per prevenire ed eventualmente rallentare eventuali incursioni delle forze dell´ordine. Botole ricavate nelle intercapedini erano state realizzate in più punti per agevolare la latitanza di ricercati. Numerose le immagini della Patrona, alcune delle quali grandi disegnate sull´intera facciata dei ballatoi.

Ecco i nomi degli arrestati
Tullio CALABRESE, 62 anni
Felice PRAITANO, 26 anni
Antonio SOLIMENO, 41 anni
Mario GENOVESE, 38 anni
Michele AMORUSO, 19 anni
Francesco IAPICCA, 45 anni
Maurizio PERNA, 29 anni
Raimondo BONFINI, 19 anni
Giuseppe DI NOCERA, 30 anni
Ludovico LAMBERTI, 36 anni
G.A., 18 anni
Salvatore PADUANO, latitante