La montagna ha partorito il topolino. Si può sintetizzare così la lunga attesa per la nomina della nuova giunta comunale di Torre Annunziata. Quattro tecnici, estranei allo scenario politico cittadino, di esclusiva indicazione del primo cittadino. Questa la decisione presa da Starita dopo due mesi e mezzo di confronto-scontro all´interno della sua maggioranza. Una scelta obbligata visto che dopo decine e decine di riunioni i partiti non hanno trovato un equilibrio sulle nomine in giunta e sulle relative deleghe.
"Ho riflettuto molto in queste settimane - ha detto il primo cittadino nel corso del consiglio comunale di questa mattina - Con lo stravolgimento del panorama politico nazionale era necessario anche a livello locale una riflessione. I partiti devono tornare ad essere protagonisti, superando qualsiasi logica individualistica. L´arrivo della Commissione d´Accesso ha rappresentato un ulteriore elemento sul quale riflettere - ha dichiarato Starita - e non è sufficiente che la relazione abbia un esito negativo. Se la Prefettura ha deciso di fare una verifica sul nostro operato significa che dobbiamo migliorare la percezione che arriva all´esterno del nostro lavoro. Un altro argomento sul quale riflettere è quello delle diverse scarcerazioni che sono avvenute in queste settimane. In in momento come questo per la nostra città, con l´avvio a breve della Zona Franca Urbana, non possiamo permettere che chi arriva a Torre per investire, agevolato dall´esenzione di tasse e contributi, poi si ritrovi a dover pagare il pizzo ai clan". Al termine del suo intervento il primo cittadino si è poi soffermato sulla giunta. "Saranno quattro tecnici di mia esclusiva indicazione, estranei al panorama politico nazionale. Quattro maxi deleghe, una per ogni assessore, in linea con il Testo Unico degli Enti Locali: servizi al territorio (Lavori Pubblici, Ambiente), Servizi alla persona (Politiche Sociali, Cultura), Sviluppo (Bilancio, Programmazione economica, Commercio Attività Produttive) e, infine, un responsabile agli Affari Generale e al controllo del procedimento amministrativo.

Catello Germano