Secondo la Guardia di Finanza nell´ex Azienda sanitaria locale Napoli 5 (ora Asl Na/Sud 3) vi sarebbero stati sprechi nella gestione per 37 milioni di euro. Per questo le fiamme gialle hanno segnalato alla Corte dei Conti 35 dirigenti della stessa azienda sanitaria. Per gli investigatori 4 milioni di euro sarebbero stati corrisposti a personale infermieristico in assenza dei presupposti di legge mentre ben altri 33 milioni sarebbero stati spesi per pagamenti eccedenti le capacità operative massime in favore di alcuni centri sanitari accreditati.

Le indebite erogazioni di denaro e il rimborso di prestazioni sanitarie non previste dalle convenzioni risalgono al periodo compreso tra il 2004 e il 2008; Nel mirino sono finiti i 35 dirigenti, che in quegli anni si sono alternati ai vertici dell´azienda. Oltre che alla Corte dei Conti è stato inviato un rapporto alla Procura di Torre Annunziata per l´accertamento dell´eventuale reato di abuso in atti d´ufficio.
Gli uomini del Nucleo regionale di polizia tributaria hanno accertato, per esempio, che ai dipendenti dell´Asl veniva corrisposta l´indennità dovuta a chi lavora nei reparti di malattie infettive, mentre negli ospedali che dipendono da quell´azienda non c´é neppure un reparto di malattie infettive. Doppia maggiorazione notturna, invece, per chi lavorava dalle 20 alle 8 del mattino successivo: poiché il turno era a cavallo di due giorni, la Asl erogava due volte il notturno. Erogate indebitamente anche indennità per il rischio radiologico e compensi per lavori straordinari o di assistenza domiciliare mai svolti. Gli sprechi più consistenti riguardano però il rimborso per le prestazioni sanitarie. Alcuni centri privati (laboratori di analisi o di radiodiagnostica, centri di riabilitazione) sforavano il tetto massimo delle prestazioni concordate con l´Asl, che o provvedeva comunque a pagare lo fatture o pagava dopo aver ricevuto il decreto ingiuntivo, con la relativa maggiorazione di spese legali e interessi.