Fantasia narcos: la droga nella protesi
17-05-2009 - Archivio Storico de Lo Strillone
Tornava dalla Colombia in Italia con due chili di cocaina nella protesi della gamba amputata: così un trafficante internazionale è stato arrestato all´aeroporto di Bologna dai carabinieri del nucleo investigativo di Torre Annunziata e dai militari del Gico del nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza napoletana nel corso di un´operazione coordinata dalla Dda partenopea. L´arrestato è Luigi Mocerino, 40 anni, di origine napoletana, ma da anni residente ad Arezzo, già noto alle forze dell´ordine. L´uomo è stato sottoposto ai controlli all´arrivo a Bologna con un volo proveniente dalla Colombia via Madrid. Al termine dei controlli sono stati scoperti oltre 2 chilogrammi di sostanza stupefacente del tipo cocaina, abilmente occultata allinterno di una protesi della gamba destra.
Il Mocerino, infatti, dopo aver subito lamputazione dellarto inferiore per una malattia, ha ritenuto di utilizzare il proprio handicap per trasportare lo stupefacente dal Sud America in Italia, occultandolo proprio allinterno dellarto artificiale, capziosamente predisposto al fine di eludere in controlli di Polizia cui, anche in questo caso, era stato sottoposto sia allaeroporto di partenza che a quello spagnolo di transito. Le forze dellOrdine italiane, però, non si sono lasciate ingannare dallapparente tranquillità del trafficante internazionale, sottoponendolo quindi a più approfonditi controlli e rinvenendo lo stupefacente, meticolosamente compresso, allinterno della protesi articolare. Il Mocerino pertanto, dopo le formalità di rito è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Bologna dove rimarrà in attesa di essere interrogato dallAutorità Giudiziaria. Sono in corso ulteriori accertamenti per stabilire con quale frequenza il Mocerino abbia effettuato i viaggi in Sud America, ma si stima che negli ultimi anni, il canale di approvvigionamento abbia consentito di portare in Italia considerevoli quantità di cocaina da destinare al mercato interno.
Il Mocerino, infatti, dopo aver subito lamputazione dellarto inferiore per una malattia, ha ritenuto di utilizzare il proprio handicap per trasportare lo stupefacente dal Sud America in Italia, occultandolo proprio allinterno dellarto artificiale, capziosamente predisposto al fine di eludere in controlli di Polizia cui, anche in questo caso, era stato sottoposto sia allaeroporto di partenza che a quello spagnolo di transito. Le forze dellOrdine italiane, però, non si sono lasciate ingannare dallapparente tranquillità del trafficante internazionale, sottoponendolo quindi a più approfonditi controlli e rinvenendo lo stupefacente, meticolosamente compresso, allinterno della protesi articolare. Il Mocerino pertanto, dopo le formalità di rito è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Bologna dove rimarrà in attesa di essere interrogato dallAutorità Giudiziaria. Sono in corso ulteriori accertamenti per stabilire con quale frequenza il Mocerino abbia effettuato i viaggi in Sud America, ma si stima che negli ultimi anni, il canale di approvvigionamento abbia consentito di portare in Italia considerevoli quantità di cocaina da destinare al mercato interno.