Il piccolo Costarica non si ferma più. Dopo aver messo sotto tre squadre campioni del mondo nella fase a gironi, la squadra centramericana pur a fatica ha fatto fuori la Grecia, campione d´Europa proprio 10 anni fa, e per la prima volta nella sua storia accede ai quarti di finale, dove affronterà l´Olanda di Robben. La sfida si è conclusa solo ai rigori dopo 120´ minuti di partita non bella, come peraltro si attendeva, ma giocata con intensità e alla lunga emozionante. Il premio alla fine della corsa è andato dunque al Costarica, che è stato capace di resistere ad una maratona con un uomo in meno per metà del secondo tempo e tutti i supplementari e alla "botta" psicologica del gol subito al 90´, quando sentiva la vittoria in tasca.

Inoltre, nella serie di tiri dagli 11 metri, gli uomini di Pinto sono stati impeccabili e il portiere Navas ha firmato un´altra prestazione super con una parata decisiva su Gekas, peraltro l´unico a sbagliare tra i greci. Si conferma così l´onda positiva che spinge sempre più in altro le squadre del Centro e Sud America e la risacca del calcio europeo. Senza il colpo di reni dell´Olanda sul Messico nella partita del pomeriggio, il Mondiale finora potrebbe essere scambiato per una Coppa America un po´ allargata. A Recife è andato in scena l´incontro forse meno intrigante nel quadro degli ottavi di questo mondiale, e lo spettacolo a dire il vero è stato all´altezza delle scarse aspettative, specie nel primo tempo chiuso tra i fischi del pubblico.

Il Costarica è apparso meno affilato rispetto alle prime tre partite, anche perchè la Grecia ha giocato meglio del previsto; il ct Santos si è affidato ancora all´esperienza di Giorgios Karagounis, 37 anni, piazzandolo nel ruolo di guastatore alto, mentre il resto della squadra copriva il campo con sicurezza, obbligando il Costarica a tanti errori gratuiti. In una sfida tra due squadre molto ben disposte dietro e non irresistibili davanti, sembrava inevitabile che la prima a segnare avrebbe passato il turno. Il pallone buono è capitato al 7´ sui piedi di Ruiz, che con un "piattone" dal limite dell´area ha beffato Karnezis. La Grecia ha cercato di reagire, ma anche con la superiorità numerica raggiunta al 21´ per l´espulsione di Duarte per doppia ammonizione non ha trovato la forza per sfondare e trovare il pareggio. Quando tutto sembrava perso, Papastathopoulos ha trovato la zampata giusta in mischia, rinviando tutto ai supplementari. Qui Navas, che aveva confermato le sue qualità con un intervento-miracolo su Salpingidis al 37´ del primo tempo, ha salvato per almeno altre due volte la sua porta, rinviando tutto ai rigori, dove è stato ancora primattore. Con l´Olanda, sarà chiamato a ripetersi, ma per il Costarica ammazzagrandi la strada non si può mai dire chiusa.