Si ad uno Starita bis con una giunta tecnica di alto profilo. E´ questa la posizione della Federazione della Sinistra (sigla che accomuna Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani) sulla situazione politica attuale. Nel corso di una conferenza stampa tenuta questa mattina i due rappresentanti Osvaldo Ciaravola e Salvatore Civaro hanno esposto la linea politica del loro movimento a livello cittadino. "Riteniamo che ci sono le condizioni per proseguire questa esperienza amministrativa - dice Civaro - la politica deve fare un passo indietro per rilanciare l´amministrazione Starita con una giunta composta da alcune personalità lontate dai partiti con un alto valore culturale e morale. Senza questa condizione bisogna rivedere l´intero accordo siglato martedi durante l´ultimo interpartitico. Per quanto riguarda il rapporto con l´Api - continua Civaro - riteniamo che con il loro comportamento si siano messi fuori dalla coalizione e non mi stupisce se alle prossime elezioni si presenteranno con il centrodestra. Abbiamo fatto il possibile per tenerli con noi, sono stati sempre invitati e mai sono venuti alle riunioni dell´interpartitico. Per proseguire questa esperienza amministrativa - continua Civaro - sono sufficienti i 5 consiglieri comunali dissidenti del PD. Avremmo così una maggioranza di 18 consiglieri, certo non numerosa, ma sufficiente per continuare fino alla scadenza naturale del mandato, e a questo punto non sarà nemmeno più necessario insistere per coinvolgere l´Api". Una bordata dai comunisti arriva anche al Sindaco sulla questione Ufficio Tecnico. "Starita poteva risparmiarsi di nominare l´ing. Bruno Orrico a capo dell´Ufficio Tecnico del Comune. E´ stato coinvolto - continua Civaro - in situazioni poco trasparenti ed era preferibile che prima facesse chiarezza su alcune vicende". Orrico è stato consulente del Commissariato di Governo per l´emergenza rifiuti; si occupava durante quel periodo di controllare le documentazioni per autorizzare le discariche. E´ stato inoltre anche Commissario, durante gli anni alla Protezione Civile, della frana di Montaguto, in provincia di Avellino, incarico dal quale è stato poi sospeso.