Finanza sequestra yacht di lusso alla Izzo Mare, trasportava hashish
30-05-2012 - Archivio Storico de Lo Strillone
Un lussuoso yacht di circa 26 metri denominato GEN.CI. ed un potente gommone di 12 metri, entrambi intestati al cantiere nautico IZZO Mare S.r.l. di Torre Annunziata sono solo alcuni dei beni sequestrati stamattina dai finanzieri del Comando Provinciale di Napoli nel corso di una vasta operazione antidroga svolta, a partire dal mese di aprile 2011, nei confronti di una pericolosa e consolidata organizzazione criminale napoletana con stabili e stretti collegamenti con la Spagna ed il Marocco, in grado di investire notevoli risorse finanziare nel traffico internazionale di ingenti quantitativi di hashish, utilizzando, per il trasporto dal Nord Africa, potenti e veloci imbarcazioni appositamente realizzate o acquistate in Italia.
Con il sequestro preventivo di beni mobili ed immobili, emesso dal Tribunale di Napoli su richiesta di questa D.D.A., per un valore complessivo di circa tre milioni di euro e la perquisizione del cantiere nautico Izzo Mare S.r.l. di Torre Annunziata si è conclusa, nella giornata odierna, l´operazione denominata "First 2011".
Il provvedimento di sequestro riguarda anche otto immobili (case e terreni), alcune autovetture e conti correnti bancari e postali, riconducibili allindagato CIMMINO Gennaro, attualmente detenuto presso la Casa Circondariale di Secondigliano;
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Lattività odierna rappresenta lepilogo di complesse indagini di Polizia Giudiziaria, delegate dalla Direzione Distrettuale Antimafia (D.D.A.) partenopea nellambito della cosiddetta Operazione First 2011 e condotte dal Gruppo Operativo Antidroga (G.O.A.) di Napoli, che hanno consentito, dal loro avvio, di arrestare 16 persone resesi responsabili dei gravi reati di associazione finalizzata al traffico illecito di droga ed armi, sequestrare oltre 320 chilogrammi di hashish, due fucili mitragliatori kalashnikov, una bomba a mano e di reprimere, nello scorso mese di gennaio, nelle acque internazionali al largo delle Isole Baleari (Spagna), un traffico illecito di circa 10 tonnellate della stessa sostanza, trasportate a bordo di un motoscafo veloce tipo yacht che era stato appositamente costruito nel citato cantiere nautico Izzo Mare S.r.l..
Limponente inchiesta giudiziaria ha consentito di accertare lesistenza ed operatività di un agguerrito gruppo criminale, con base operativa in Torre Annunziata (NA) e varie ramificazioni nel territorio nazionale ed estero, dedito allimportazione in Italia di ingenti quantitativi di hashish destinati alle fiorenti piazze di spaccio dei paesi vesuviani.
In particolare, le investigazioni hanno permesso di individuare, al vertice della citata organizzazione, il napoletano CIMMINO Gennaro e lo spagnolo PEREZ GOMEZ Josè, alias Primo, il quale, avvalendosi di una considerevole disponibilità di uomini, mezzi e risorse finanziarie, coordinava dal Marocco il trasferimento via mare verso la Spagna di numerose tonnellate di hashish, di cui una parte, dalla penisola iberica, giungeva in Campania con limpiego di corrieri italiani che, per il trasporto, utilizzavano diverse autovetture, di volta in volta appositamente noleggiate in territorio estero.
Nel mese di maggio 2011, i finanzieri del G.O.A., sulla scorta degli elementi indiziari raccolti, infliggevano i primi duri colpi allorganizzazione indagata, scoprendo e sequestrando, allinterno di un box auto adibito a deposito e sito in Portici (NA), 163 chilogrammi di hashish, due fucili mitragliatori Kalashnikov completi di munizionamento ed una bomba a mano e traendo in arresto, dopo alcune ore, SORVILLO Lucio, locatario del garage e membro del sodalizio criminale, il quale, una volta appresa la notizia di tale intervento repressivo, si era inizialmente reso irrintracciabile rifugiandosi a Torre Annunziata.
A distanza di meno di un mese, nel giugno 2011, le fiamme gialle di Napoli, allesito di un prolungato servizio di perlustrazione lungo il tratto autostradale Roma Napoli, nei pressi del casello Napoli Sud, sorprendevano BALZANO Antonio di Sarno (SA) e la straniera PERSHINA Tatiana mentre trasportavano, a bordo di una Volkswagen Golf con targa tedesca noleggiata appositamente in Germania, circa 160 chilogrammi di hashish, che venivano pertanto sottoposti a sequestro unitamente allautovettura, mentre i due soggetti venivano tratti in arresto.
In concomitanza con tali eventi, il narcotrafficante spagnolo PEREZ GOMEZ Josè assegnava lincarico al CIMMINO di allestire unimbarcazione, della lunghezza di 26 metri, da impiegare per il trasporto di numerose tonnellate di hashish dalle coste nordafricane a quelle spagnole.
Il Cimmino, per lallestimento dellimbarcazione richiestagli dallo spagnolo, si rivolgeva al cantiere IZZO Mare di Torre Annunziata, il quale, nellarco di circa sei mesi, realizzava un potentissimo yacht capace di raggiungere la velocità di 50 nodi, allevidente fine di seminare qualsiasi inseguitore, dotato di una grandissima autonomia, che gli avrebbe consentito di affrontare anche il viaggio di ritorno dalla Spagna al Marocco senza dover effettuare alcun rifornimento, e di un sofisticato sistema radar, in grado di intercettare, a distanza di molte miglia marine, qualsiasi imbarcazione in avvicinamento.
Nel dicembre 2011, il suddetto natante, ultimato e denominato GEN.CI., partiva dalle coste campane per raggiungere il Marocco, ove il suo equipaggio, composto da 11 persone di varie nazionalità, procedeva alle operazioni di carico della droga che sarebbe stata poi trasportata in un luogo imprecisato della costa orientale spagnola.
Al precipuo fine di reprimere tale traffico illecito, nel mese di gennaio 2012, considerata limminenza del possibile viaggio di ritorno del motoscafo, che nel frattempo si trovava ormeggiato presso un piccolo porto settentrionale del Marocco, la DDA di Napoli ravvisava la necessità e l´urgenza di realizzare un coordinamento operativo con l´autorità giudiziaria spagnola.
Pertanto, grazie al determinante contributo fornito dal magistrato di collegamento in Spagna, dott. Galileo DAgostino, veniva organizzata, a stretto giro, una riunione a Madrid, alla quale partecipavano anche gli investigatori del G.O.A. di Napoli e personale del Comando Operativo Aeronavale di Pomezia Pratica di Mare, che aveva il compito curare la fase repressiva tramite linvio di alcune unità navali del Corpo.
Lintervento operativo veniva condotto nella tarda serata del 13 gennaio, allorquando, a largo delle Baleari, le motovedette della Guardia di Finanza intercettavano la GEN.CI. che navigava, a fari spenti, unitamente ad un catamarano tipo peschereccio, al quale era agganciato un potente gommone di circa 12 metri, anchesso intestato dalla IZZO Mare S.r.l..
Alla vista delle unità navali della Guardia di Finanza, i tre natanti si separavano in direzioni diverse ed il motoscafo incrementava improvvisamente la velocità, con il chiaro intento di darsi alla fuga.
Dopo un prolungato e pericoloso inseguimento, durato circa tre ore, nel corso delle quali i membri dellequipaggio della GEN.CI. riuscivano a liberarsi dellintero carico di hashish, quantificabile in circa 10 tonnellate, le unità navali del Corpo riuscivano a bloccare lo yacht e ad arrestare le undici persone a bordo che, di lì a poco, venivano trasferite, per mezzo di un aeromobile della Guardia di Finanza, da Palma de Maiorca a Napoli, ove venivano ristretti nel carcere di Secondigliano.
A seguito di questultimo intervento repressivo, il 9 marzo 2012, il G.I.P. presso il Tribunale di Napoli, su richiesta di questa D.D.A., emetteva unordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di CIMMINO Gennaro, IZZO Salvatore - questultimo titolare di fatto della Izzo Mare S.r.l. e pienamente consapevole dellutilizzo finale dello yacht GEN.CI. e del predetto gommone di 12 metri -, RUPIL Giuseppe, PEREZ GOMEZ Josè ed altri quattro soggetti stranieri appartenenti al cartello fornitore della droga.
Il provvedimento giudiziario veniva eseguito dai finanzieri del G.O.A. nelle prime ore del 4 aprile 2012, allorquando venivano tratti in arresto CIMMINO ed IZZO, mentre gli altri denunciati, che erano già fuori dal territorio nazionale, si sottraevano, in tal modo, allesecuzione delle citate misure cautelari personali, rendendosi latitanti allestero.
Con il sequestro preventivo di beni mobili ed immobili, emesso dal Tribunale di Napoli su richiesta di questa D.D.A., per un valore complessivo di circa tre milioni di euro e la perquisizione del cantiere nautico Izzo Mare S.r.l. di Torre Annunziata si è conclusa, nella giornata odierna, l´operazione denominata "First 2011".
Il provvedimento di sequestro riguarda anche otto immobili (case e terreni), alcune autovetture e conti correnti bancari e postali, riconducibili allindagato CIMMINO Gennaro, attualmente detenuto presso la Casa Circondariale di Secondigliano;
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Lattività odierna rappresenta lepilogo di complesse indagini di Polizia Giudiziaria, delegate dalla Direzione Distrettuale Antimafia (D.D.A.) partenopea nellambito della cosiddetta Operazione First 2011 e condotte dal Gruppo Operativo Antidroga (G.O.A.) di Napoli, che hanno consentito, dal loro avvio, di arrestare 16 persone resesi responsabili dei gravi reati di associazione finalizzata al traffico illecito di droga ed armi, sequestrare oltre 320 chilogrammi di hashish, due fucili mitragliatori kalashnikov, una bomba a mano e di reprimere, nello scorso mese di gennaio, nelle acque internazionali al largo delle Isole Baleari (Spagna), un traffico illecito di circa 10 tonnellate della stessa sostanza, trasportate a bordo di un motoscafo veloce tipo yacht che era stato appositamente costruito nel citato cantiere nautico Izzo Mare S.r.l..
Limponente inchiesta giudiziaria ha consentito di accertare lesistenza ed operatività di un agguerrito gruppo criminale, con base operativa in Torre Annunziata (NA) e varie ramificazioni nel territorio nazionale ed estero, dedito allimportazione in Italia di ingenti quantitativi di hashish destinati alle fiorenti piazze di spaccio dei paesi vesuviani.
In particolare, le investigazioni hanno permesso di individuare, al vertice della citata organizzazione, il napoletano CIMMINO Gennaro e lo spagnolo PEREZ GOMEZ Josè, alias Primo, il quale, avvalendosi di una considerevole disponibilità di uomini, mezzi e risorse finanziarie, coordinava dal Marocco il trasferimento via mare verso la Spagna di numerose tonnellate di hashish, di cui una parte, dalla penisola iberica, giungeva in Campania con limpiego di corrieri italiani che, per il trasporto, utilizzavano diverse autovetture, di volta in volta appositamente noleggiate in territorio estero.
Nel mese di maggio 2011, i finanzieri del G.O.A., sulla scorta degli elementi indiziari raccolti, infliggevano i primi duri colpi allorganizzazione indagata, scoprendo e sequestrando, allinterno di un box auto adibito a deposito e sito in Portici (NA), 163 chilogrammi di hashish, due fucili mitragliatori Kalashnikov completi di munizionamento ed una bomba a mano e traendo in arresto, dopo alcune ore, SORVILLO Lucio, locatario del garage e membro del sodalizio criminale, il quale, una volta appresa la notizia di tale intervento repressivo, si era inizialmente reso irrintracciabile rifugiandosi a Torre Annunziata.
A distanza di meno di un mese, nel giugno 2011, le fiamme gialle di Napoli, allesito di un prolungato servizio di perlustrazione lungo il tratto autostradale Roma Napoli, nei pressi del casello Napoli Sud, sorprendevano BALZANO Antonio di Sarno (SA) e la straniera PERSHINA Tatiana mentre trasportavano, a bordo di una Volkswagen Golf con targa tedesca noleggiata appositamente in Germania, circa 160 chilogrammi di hashish, che venivano pertanto sottoposti a sequestro unitamente allautovettura, mentre i due soggetti venivano tratti in arresto.
In concomitanza con tali eventi, il narcotrafficante spagnolo PEREZ GOMEZ Josè assegnava lincarico al CIMMINO di allestire unimbarcazione, della lunghezza di 26 metri, da impiegare per il trasporto di numerose tonnellate di hashish dalle coste nordafricane a quelle spagnole.
Il Cimmino, per lallestimento dellimbarcazione richiestagli dallo spagnolo, si rivolgeva al cantiere IZZO Mare di Torre Annunziata, il quale, nellarco di circa sei mesi, realizzava un potentissimo yacht capace di raggiungere la velocità di 50 nodi, allevidente fine di seminare qualsiasi inseguitore, dotato di una grandissima autonomia, che gli avrebbe consentito di affrontare anche il viaggio di ritorno dalla Spagna al Marocco senza dover effettuare alcun rifornimento, e di un sofisticato sistema radar, in grado di intercettare, a distanza di molte miglia marine, qualsiasi imbarcazione in avvicinamento.
Nel dicembre 2011, il suddetto natante, ultimato e denominato GEN.CI., partiva dalle coste campane per raggiungere il Marocco, ove il suo equipaggio, composto da 11 persone di varie nazionalità, procedeva alle operazioni di carico della droga che sarebbe stata poi trasportata in un luogo imprecisato della costa orientale spagnola.
Al precipuo fine di reprimere tale traffico illecito, nel mese di gennaio 2012, considerata limminenza del possibile viaggio di ritorno del motoscafo, che nel frattempo si trovava ormeggiato presso un piccolo porto settentrionale del Marocco, la DDA di Napoli ravvisava la necessità e l´urgenza di realizzare un coordinamento operativo con l´autorità giudiziaria spagnola.
Pertanto, grazie al determinante contributo fornito dal magistrato di collegamento in Spagna, dott. Galileo DAgostino, veniva organizzata, a stretto giro, una riunione a Madrid, alla quale partecipavano anche gli investigatori del G.O.A. di Napoli e personale del Comando Operativo Aeronavale di Pomezia Pratica di Mare, che aveva il compito curare la fase repressiva tramite linvio di alcune unità navali del Corpo.
Lintervento operativo veniva condotto nella tarda serata del 13 gennaio, allorquando, a largo delle Baleari, le motovedette della Guardia di Finanza intercettavano la GEN.CI. che navigava, a fari spenti, unitamente ad un catamarano tipo peschereccio, al quale era agganciato un potente gommone di circa 12 metri, anchesso intestato dalla IZZO Mare S.r.l..
Alla vista delle unità navali della Guardia di Finanza, i tre natanti si separavano in direzioni diverse ed il motoscafo incrementava improvvisamente la velocità, con il chiaro intento di darsi alla fuga.
Dopo un prolungato e pericoloso inseguimento, durato circa tre ore, nel corso delle quali i membri dellequipaggio della GEN.CI. riuscivano a liberarsi dellintero carico di hashish, quantificabile in circa 10 tonnellate, le unità navali del Corpo riuscivano a bloccare lo yacht e ad arrestare le undici persone a bordo che, di lì a poco, venivano trasferite, per mezzo di un aeromobile della Guardia di Finanza, da Palma de Maiorca a Napoli, ove venivano ristretti nel carcere di Secondigliano.
A seguito di questultimo intervento repressivo, il 9 marzo 2012, il G.I.P. presso il Tribunale di Napoli, su richiesta di questa D.D.A., emetteva unordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di CIMMINO Gennaro, IZZO Salvatore - questultimo titolare di fatto della Izzo Mare S.r.l. e pienamente consapevole dellutilizzo finale dello yacht GEN.CI. e del predetto gommone di 12 metri -, RUPIL Giuseppe, PEREZ GOMEZ Josè ed altri quattro soggetti stranieri appartenenti al cartello fornitore della droga.
Il provvedimento giudiziario veniva eseguito dai finanzieri del G.O.A. nelle prime ore del 4 aprile 2012, allorquando venivano tratti in arresto CIMMINO ed IZZO, mentre gli altri denunciati, che erano già fuori dal territorio nazionale, si sottraevano, in tal modo, allesecuzione delle citate misure cautelari personali, rendendosi latitanti allestero.