Probabilmente gli sarà piaciuto molto il film "Totò, Peppino e i fuorilegge" dove Totò finge insieme a Peppino un rapimento per estorcere denaro alla moglie ricca e avara. Gli sarà piaciuto talmente tanto che avrà pensato che era il modo migliore per fare cassa. E´ successo a Savona, in Liguria, dove un 65enne di Torre Annunziata, da anni residente nel capoluogo ligure, ha finto un rapimento per estorcere 30.000 euro ai parenti.
Tutto inizia lo scorso 16 giugno quando, in seguito alla sua scomparsa, la Procura della Repubblica di Savona apre un´indagine condotta dalla Squadra Mobile del Commissariato locale. Forte è stata l´apprensione dei parenti che, pochi giorni dopo, si sono rivolti alle telecamere di "Chi l´ha visto?" per lanciare un appello. Pochi giorni dopo la sua scomparsa giunge a casa di un familiare una telefonata: un uomo, con uno strano accento siciliano, non lascia spazio ai dubbi "30.000 euro per averlo vivo".
Nel frattempo le indagini sono andate avanti e, molto probabilmente grazie all´uso di intercettazioni e celle telefoniche, è spuntata l´ipotesi che l´uomo potesse trovarsi a Napoli. Ieri sera l´epilogo finale dell´assurda vicenda: gli agenti della sezione Antirapina della Squadra Mobile di Napoli hanno rintracciato l’uomo in un Bed & breafast nei pressi di Piazza Garibaldi.
I poliziotti hanno accertato che LANDI, a seguito di una situazione economica debitoria, aveva organizzato il suo sequestro con il relativo riscatto, al fine di recuperare i soldi necessari per saldare gli oneri contratti.
Gli agenti hanno arrestato il 65enne, perché responsabile di simulazione di reato e tentata estorsione. A differenza del film, ove Totò trascorre 5 giorni di “bagordi” nella capitale, con i soldi del suo riscatto, Landi ha trascorso 20 giorni nel capoluogo partenopeo in attesa di poter saldare i suoi debiti.