Spettacolo all´Olimpico. Due gol, quattro legni, emozioni fino alla fine. Nel primo tempo Floccari apre contro un Napoli irriconoscibile. Nella ripresa gli azzurri con 4 attaccanti in campo trovano il pareggio con Campagnaro. La Lazio rimpiange i tanti errori sotto porta, il Napoli rallenta la rincorsa alla Juve (vittoriosa a Torino con la Fiorentina), ma tiene a distanza proprio la Lazio al terzo posto.

OUT MAGGIO - L´esterno destro sembrava in grado di scendere in campo, ma evidentemente il tutore alla mano procura ancora qualche fastidio nei movimenti. Spazio a Mesto con Behrami e Inler a centrocampo e Zuniga sulla fascia sinistra nel collaudato 3-4-1-2. Nella Lazio Petkovic ha poche scelte: torna Hernanes a centrocampo, Floccari gioca al posto di Klose.

NAPOLI IRRICONOSCIBILE - Nel primo tempo è la Lazio a fare la partita. Un´impostazione che il Napoli non disprezza, in quanto sa di poter fa male in contropiede. Ma stavolta le ripartenze fulminee non si innescano mai, i padroni di casa hanno sempre un uomo in più a centrocampo, in avanti Hamsik, Pandev e Cavani non si intendono. Così bastano solo 11 minuti alla Lazio per coronare col vantaggio il dominio di inizio gara: cross di Konko dalla destra, stop e tiro vincente di Floccari dal centro dell´area, indisturbato. La reazione del Napoli è timida: alla mezzora tiro di Zuniga, respinta di Marchetti, Pandev raccoglie e mette in mezzo un pallone pericoloso, ma la difesa della Lazio si salva in affanno. Nel finale di primo tempo la Lazio sfiora il raddoppio con un gran tiro di Floccari che si stampa sul palo. Cavani risponde con un colpo di testa che fa tremare la traversa di Marchetti.

METAMORFOSI AZZURRA - Dopo il primo tempo sottotono Mazzarri effettua un paio di mosse che cambiano il volto della partita. Dentro Insigne ed El Kaddouri per Behrami e Mesto. Napoli decisamente a trazione anteriore. La Lazio è costretta a chiudersi ed affidarsi al contropiede. Inizialmente il Napoli tiene palla ma crea poco. Anzi, è la Lazio a sprecare un paio di occasioni ghiotte nelle praterie lasciate libere dalla difesa partenopea. Pian piano però gli azzurri vengono fuori e, soprattutto grazie alle accelerazioni di Insigne, sfiorano più volte il pareggio.

FINALE AL CARDIOPALMA - La gara, densa di emozioni, regala un finale non adatto ai deboli di cuore. Il Napoli, con l´ingresso di Calaiò per Zuniga, è tutto in avanti. A tre minuti dal 90´ Inler impegna Marchetti alla spettacolare deviazione in angolo sull´ennesimo tiro dalla distanza dello svizzero. Sugli sviluppi del corner i 10mila giunti da Napoli all´Olimpico esultano: il traversone di El Kaddouri trova Campagnaro pronto alla spettacolare girata di destro. Marchetti stavolta non può nulla. L´argentino firma l´1-1 che, tutto sommato, il Napoli merita. Negli ultimi secondi ancora un legno per Floccari di testa ed una palla gol di Pandev non concretizzata.

L´ANALISI - Il big match della 24esima di A non tradisce: grande atmosfera all´Olimpico, partita aperta fino all´ultimo secondo, tante palle gol, ma anche tanti errori da una parte e dall´altra. Il punto sta meglio al Napoli, che tiene la Lazio a -6 consolidando il secondo posto solitario in classifica. La Lazio meritava qualcosa in più, ma è mancata la freddezza per chiudere la partita. La Juve strapazza la Fiorentina e torna a +5, ma è un campionato ancora tutto da giocare. Cavani e compagni ne sono consapevoli e lo si è visto anche stasera. Perché se da un lato la squadra ha sofferto nel primo tempo, nel secondo ha lottato fino alla fine meritando il pareggio.