E´ stata denominata "operazione duje vongolelle" per la risposta che davano i rivenditori sorpresi a vendere prodotti ittici considerati pericolosi per la salute pubblica. "Stiamo vendendo duje vongolelle per fare gli spaghetti" provavano a giustificarsi i commercianti dei comuni di Torre del Greco, Ercolano, Portici e San Giorgio a Cremano, tutti in provincia di Napoli, scoperti dai carabinieri della sezione Navale di Torre del Greco, agli ordini del luogotenente Vincenzo Amitrano e del capitano Pierluigi Buonomo, e dai militari della Guardia Costiera guidati dal comandante Gaetano Angora con il coordinamento del lungotenente Raffaele Fiorillo.
Si è trattato di una vasta operazione contro il dilagante fenomeno della pesca di frodo i cui prodotti vengono immessi sul mercato mettendo seriamente a rischio la salute pubblica. Ventuno le persone denunciate all´autorità giudiziaria con le accuse, a vario titolo, di pesca di frodo, vendita di prodotti ittici pericolosi per la salute pubblica e tenuti in cattivo stato di conservazione. Dagli accertamenti, infatti, sono scaturite numerose violazioni alle norme in materia di pesca e legate all´aspetto sanitario che hanno portato al deferimento all´autorità giudiziaria competente di 21 persone tra pescatori di frodo e venditori ambulanti, con il sequestro di frutti di mare di vario genere per un totale di 700 chili per un valore commerciale pari a 12mila euro. I pescatori di frodo sottoposti al controllo per giustificare la loro azione illecita dicevano ai rappresentanti delle forze dell´ordine che avevano pescato e posto in vendita semplicemente "duje vongolelle per fare gli spaghetti alle vongole". I frutti di mare recuperati sono stati distrutti mediante affondamento in alti fondali con l´utilizzo di due mezzi in dotazione ai carabinieri e alla Guardia Costiera.