“La GORI non rinuncerà mai ai nostri soldi, magari correggerà il tiro, ma i suoi debiti per circa 200 milioni di euro cadranno sulle nostre spalle per i prossimi 20 anni se non ce ne libereremo”. Con queste parole il deputato del MoVimento 5 Stelle, Luigi Gallo, fa partire una raccolta firme a sostegno di una petizione popolare per dire ‘No alla Gori, Si all’acqua pubblica’ rivolta ai sindaci ed al presidente della Regione Caldoro. “Questa petizione è una risposta – continua Gallo - alle richieste che stanno arrivando dai territori che vogliono uno strumento in più per chiedere ai propri sindaci il rispetto del Referendum”. Molti cittadini hanno già chiesto ai propri sindaci di aderire alla rete dei Sindaci dell´ATO3 per una gestione pubblica per il servizio idrico integrato.
Il pentastellato Gallo conclude: “Le sentenze del giudice di pace o la sospensione delle bollette per 30 giorni non sono atti ancora sufficienti per la maggioranza dei cittadini campani che hanno fatto una scelta politica forte con i 2 SI al referendum chiedendo l´acqua fuori dai profitti per una gestione pubblica e partecipata dei servizi idrici. Diversamente da quanto avvenuto in passato, i sindaci non devono più accordarsi nelle stanze oscure con la Gori ed il deputato Sarro di Forza Italia, per soluzioni differenti da quelle che i cittadini hanno già indicato”.