“È la possibilità concreta di mettere di nuovo in moto l’economia. L’ente oplontino è il secondo comune in Campania a candidarsi per questa opportunità. Lo facciamo perché, a volte, c’è anche un’imprenditoria pigra”. Il sindaco Giosuè Starita apre la conferenza stampa su Garanzia Giovani perché, dice, “È un’opportunità, soprattutto in un periodo difficile e di crisi come quello che stiamo vivendo”.

GARANZIA GIOVANI. È il progetto della Comunità europea per i paesi e le aree con un forte tasso di disoccupazione giovanile. Volendo usare una metafora, è un luogo dove si incontrano la domanda e l’offerta di lavoro che può venire da enti pubblici, aziende o artigiani. Avvia il giovane al lavoro o, per usare le parole del dottor Porfido Monda dirigente del terzo settore nel comune torrese, “Il progetto mira a creare dei giovani occupabili, fornendo loro un bagaglio di esperienze che altrimenti non riuscirebbero ad avere”.
Possono accedere giovani dai 15 ai 29 anni che non studiano, non lavorano e non si stanno formando. Il percorso ha la durata di 6 mesi, o di 12 per persone disabili, ed è retribuito con 500 euro netti.

“La regione Campania ha stanziato 191 milioni di cui una prima tranche di 30 e subito dopo altri 100”, specifica l’assessore Cirillo che insieme al dirigente comunale si sono impegnati in questa iniziativa. “Non serve parlare di trasparenza perché con questo progetto saranno i giovani a fare richiesta attraverso il sito che ha messo a disposizione la Regione”.
“L’iscrizione sul portale – specifica Monda – è totalmente gratuita, i giovani non incorrono in alcuna spesa. L’amministrazione, inoltre, metterà a disposizione gli uffici dell’informagiovani per chiunque volesse chiedere informazioni o ausilio nel presentare la domanda. Si prende in carico il giovane che inizia un percorso di profiling, segue l’orientamento che l’indirizza al percorso che ritiene più consono ed infine viene introdotto in un percorso che può essere di tirocinio, apprendistato, sostegno all’autoimprenditorialità, servizio civile, mobilità transnazionale e formazione a distanza”.


Raffaele Perrotta