TRECASE – Consegnato ai ragazzi delle scuole elementari il “Sillabario Napoletano”, ennesima dimostrazione del legame viscerale che l’autore nutre per la sua terra, contiene nozioni di grammatica e poesie in “lingua nostra”. L´opera di Nino Vicidomini, è stata distribuita, gratuitamente, ai ragazzi delle scuole locali affinché non dimentichino le nobili origine e la complessa grammatica alla base del dialetto più famoso e diffuso nel mondo. A curare la prefazione il professore Angelo Calabrese un degli esponenti più apprezzato del mondo della nostra cultura. L´evento è stato patrocinato, dal Comune di Trecase, col fattivo interessamento dell’assessorato alla Cultura, retto da Raffaele Vitiello. L’opera – pregevole epilogo di un lavoro di ricerca che Vicidomini ha compiuto per anni – è stata distribuita, in maniera del tutto gratuita, agli alunni delle scuole cittadine. Vicidomini, artista a tutto tondo, schivo ma al tempo stesso convinto della necessità di un impegno costante a difesa delle tradizioni popolari, ha compiuto una esauriente disamine della complessa grammatica alla base del dialetto più famoso al mondo.
All’incontro con gli alunni, avvenuto nei giardini del plesso scolastico di via Vesuvio retto dalla dott.ssa Filomena Zamboli, hanno preso parte le quarte e quinte classe accompagnate dai rispettivi docenti. Ad omaggiare l’autore il primo cittadino, Gennaro Cirillo che ha sottolineate le molteplici iniziative messe in campo da Vicidomini nel corso della sua permanenza trecasese ed
un gruppo di alunni che si sono diligentemente alternati in un accattivante recital di poesie tratte dallo stesso Sillabario Napoletano. Sorprendente la bravura delle due presentatrici in erba che hanno delineato con una puntigliosa scaletta il profilo artistico di Nino Vicidomini. Bravissime le maestre che hanno coordinato ogni cosa riscuotendo il plauso dei numerosi genitori intervenuti alla manifestazione. Grande festa degli alunni al sindaco Gennaro Cirillo che ha pazientemente distribuito il sillabario rispondendo ad ogni domanda rivotagli dalla giovane platea.