Amministrazione comunale di Boscotrecase nel caos. Nonostante siano rientrate da diverso tempo le dimissioni del primo cittadino Agnese Borrelli, non si placano le polemiche tra maggioranza ed opposizione. L´ultimo argomento sul quale si è registrata una divergenze forte è stata sulla nomina dei componenti della commissione comunale per la formazione dei giudici popolari.
I gruppi di opposizione "Boscotrecase Libera" e "Piazzapulita" questa mattina non si sono presentati al consiglio comunale. Mentre la maggioranza ha scelto all’unanimità i consiglieri Vitulano e Balzano, l’opposizione decide di lanciare un messaggio forte, protocollando una lettera agli uffici comunali preposti. “ Giovanni Gastafierro è un presidente del consiglio di parte e il sindaco ha assunto oramai da tempo un atteggiamento presuntuoso, arrogante e miope, di totale chiusura nei confronti di qualsiasi proposta arrivi dalla minoranza”. Sono questi i motivi che hanno spinto i gruppi di opposizione a non andare alla seduta del consiglio e che hanno messo per iscritto. Arrivano forti le accuse al presidente del consiglio comunale Guastafierro: “In un anno il consiglio comunale si è tenuto ben nove volte e in nessuna delle precedenti convocazioni si è ritenuto necessario discutere dell´argomento. Si arriva alla fine, visto che entro la fine del mese bisognerà individuare i componenti".
Altro argomento di polemica è l´orario della convocazione del civico consesso. "Piazzapulita e Boscotrecase Libera hanno chiesto tempo fa al presidente Guastafierro di iniziare la seduta in un orario diverso, tale da non incidere economicamente sulle casse dell’ente che già è al limite del dissesto finanziario”.
Il consiglio comunale di oggi è stato il primo, dopo che la Borrelli ha ritirato le sue dimissioni e i gruppi di opposizione affermano di averlo saputo solo dal segretario generale: “Dal primo cittadino non è arrivata alcuna spiegazione in merito - affermano Piazzapulita e Boscotrecase Libera -. Anche questo è un segno evidente dell’atteggiamento di chi intende la cosa pubblica come se fosse la propria casa".

Giovanna Sorrentino